Vitulano

A due giorni dalle premiazioni, il II° simposio internazionale di scultura di Vitulano, si fregia di cinque opere in via di rifinitura serve di una splendida idea. Domenica dalle ore 18.00 presso l’aula consiliare in piazza SS. Trinità, dopo l’incontro con gli artisti e le autorevoli relazioni, verranno ufficializzati i vincitori del concorso. Gli scultori, Wenndy Lorena Sempértegui Páez con la sua opera “Despertar”, Rosario Mainoni “Il sogno della Dormiente”, Luiz Villaescusa González “L’ultima spinta”, Carmine Lengua “Il racconto della vita” e Mariano Goglia “Miranti”, si sono dimostrati instancabili fin dalle prime ore del mattino e accelerano nel lavoro, dopo la pausa climatica imposta. Con loro gli organizzatori, su tutti, Italo Abate, Presidente dell’associazione Ambiente e Cultura Mediterranea e il sindaco Raffaele Scarinzi, unitamente ai cittadini hanno condiviso un percorso di conoscenza, accoglienza e giovialità, anch’esso scolpito nel contesto storico di Vitulano e nel vissuto di tutti i partecipanti. Sette giorni sono pochi, quando l’affezione affiora prepotente, anche se per capirsi è bastato molto meno. Da storie e culture diverse, ci si è incontrati nello sforzo singolo e poi collettivo, nel procedere che descrive un percorso di vita, non solo di lavoro. Gli occhi di Wenndy, loquace e sorridente, e all’opposto quelli del silenzioso Luiz, quelli del verace Rosario e ancora quelli di Carmine o Mariano dalla forbita e diversa esperienza, raccontano lo sforzo e la meraviglia di cercare attraverso le mani l’anima delle cose, e una “lacrima” nella pietra, di rincorrere un’idea lasciando all’osservatore un sentimento, qualsiasi esso sia.  

L’obiettivo della manifestazione è chiaro: trovare il giusto “collocamento” al marmo policromo di Vitulano, inglobandolo in percorsi e scenari più ampi di promozione dei marmi e delle pietre del Mediterraneo ed in particolare delle pietre ornamentali della Campania, affinché non solo se ne possa apprezzare la bellezza, ma diventi veicolo di sviluppo territoriale. Un’azione strategica e sinergica, questa, che l’associazione Ambiente e Cultura Mediterranea porta avanti e condivide da anni, si pensi ai Simposi di Padula (SA), i convegni sulla breccia irpina e ancora ai vari incontri e studi svoltisi, per citarne alcuni, in Basilicata e Molise, con la collaborazione di importanti partner istituzionali e non solo, Università e centri di ricerca. L’esperienza vitulanese della passata edizione nel suo progredire e concludersi, ha gettato le basi per un appuntamento annuale che può solo ampliarsi ed arricchirsi di valori materiali ed umani, e questa attuale se possibile, nel suo delinearsi ha aggiunto molto altro. Basta passare per la piazza, osservare gli sguardi e udire i commenti, per avvertire l’aumentare dell’orgoglio e dello stupore ad ogni colpo di scalpello, un colpo che non ferisce, ma dà vita all’inanimato.

Redazione