È previsto per questo pomeriggio un incontro al ministero dello Sviluppo economico tra Organizzazioni Sindacali e Stellantis, per affrontare i temi della fusione, della filiera, e delle ricadute dell’elettrico.
Ma per quanto riguarda il nostro territorio è indispensabile - scrive la Fiom - affrontare in maniera definitiva le prospettive produttive dello Stabilimento, ex FMA di Pratola Serra, coinvolto da una crisi produttiva iniziata nel lontano 2008.
Una crisi, solo parzialmente mitigata dall’implementazione della produzione delle mascherine, che tutt’oggi genera criticità ed incertezze per il futuro. Infatti, il crollo della produzione nel corso degli ultimi anni è stato pesantissimo: dai circa 500mila motori del 2007 si è passati ai 250mila prodotti nel 2019, per scendere sotto i 200mila nel 2020.
La crisi di mercato del motore diesel prodotto a Pratola sta mettendo seriamente in ginocchio la più grande azienda del territorio irpino. La risposta alla crisi proposta dall’azienda, ovvero la sola produzione di motori per i veicoli commerciali Ducato, rischia di essere insufficiente nei numeri e nei tempi.
Pertanto, riteniamo che l’incontro di oggi debba essere l’occasione per affrontare in maniera definitiva il futuro industriale di Pratola Serra, Stabilimento che sta pagando oltremodo l’impatto negativo della crisi del motore a scoppio. E’ indispensabile adottare strumenti per gestire la fase di transizione e che successivamente venga prevista una produzione di propulsori alternativi.