Benevento

Comincia dalla buona notizia dell'ammissione a finanziamento nel Pnrr della riqualificazione degli immobili ex Orsoline e mercato commestibili-galleria Malies, Clemente Mastella in una conferenza convocata per fare chiarezza sui nuovi assetti politici in vista del ballottaggio.
“E' l'ultima volta che me ne occupo – specifica – poi parlerò solo alla gente”.
Punto caldo l'accordo tra Angelo Moretti e Luigi Diego Perifano in vista del secondo turno delle amministrative.

“Poltronisti per caso” li rimbrotta il sindaco uscente. “Prima di questo momento c'era incomunicabilità tra i due che ovviamente non si sono presentati insieme ai cittadini. Poi però l'incomunicabilità è sparita per allearsi contro di me.

E cita dichiarazioni della coalizione di Moretti in vista del primo turno che mai avrebbero fatto presagire un accordo. Dichiarazioni arrivate da Moretti, ma anche da Gabriele Corona di Altra benevento è possibile e Per.

Ci va giù duro contro Moretti che rinomina “il giovin signore delle imprese di carità” e “un pivello che guadagna con un sistema cooperativo”.
"Mi ha attaccato perchè sono anziano – prosegue – dovrebbe sapere che gli anziani vanno rispettati. La verità è che sperava di vincere contro Perifano, di fare il Robin Hood. Ma questa città lo ha già, sono io - rivendica - ora la rivoluzione è finita".

Nel mirino ancora le accuse all'utilizzo di ditte non beneventane per i lavori: “Sono sottoposte alle gare che altrimenti sarebbero incostituzionali e da una mia ricerca nella precedente amministrazione hanno lavorato molte più ditte di fuori Benevento rispetto ad oggi”.

Risponde alle critiche sulla mensa: “La mia è da migliorare ma quella precedente era inesistente o... agli insetti” e poi accusa “i ritardi potrebbero essere strumentali”. Poi annuncia un'aggiunta al programma per migliorare le politiche in fatto di sicurezza.


E accusa ancora “Di là ci sono giovani vecchi e vecchi riciclati, io sono un usato sicuro. Insieme non raggiungono il mio risultato".  
“A te che pratichi il Vangelo – avverte quindi gli avversari – guarda la trave nel tuo occhio e non la pagliuzza nel mio”.
Infine serra i ranghi e promette di portare alle urne le truppe mastellate.