Benevento

Una delle più celebri espressioni di Josè Mourinho, tecnico portoghese che della comunicazione ha fatto un caposaldo quasi e forse più della tattica, è quella sugli “zeru tituli”: coniata ai tempi dell'Inter, per definire l'assenza di successi delle squadre rivali. 
Traslata alle elezioni di Benevento l'espressione di Mou potrebbe trasformarsi in “zeru voti”... o giù di lì. In riferimento a tutti quei candidati messi lì per chiudere la lista ma senza alcuna velleità politica. Per carità, in alcuni casi è fisiologico, ma in questo caso, com'è noto, si è creata una situazione da 20 liste e 600 candidati. 
Ebbene, di questi seicento, ben 48 hanno preso zero voti: in pratica non si sono votati neppure loro, 32 invece hanno almeno raggiunto la soglia del consenso singolo, si immagina il proprio, 18 sono stati invece i candidati da 2 preferenze, 23 quelli che hanno preso meno di 5 voti. 
Si potrebbe andare avanti, ma solo questi candidati raggiungono la somma di 121: avrebbero in pratica riempito da soli 4 liste...completamente inutili. Era proprio necessario?