Benevento

Il sindaco uscente di Benevento, Clemente Mastella, in conferenza stampa analizza il voto che nel capoluogo sannita l'ha visto andare al ballottagio per pochi voti, ma mandare in consiglio comunale una maggioranza di sua ispirazione: “Mi stanno chiamando da tutta Italia: sono l'unico candidato di centro che va al ballottaggio sfiorando la vittoria al primo turno. Unico senza un partito che l'accompagni: ho solo gli amici.
Ci sono scoppiettanti fuochi artificiali di questo gruppetto di odiatori seriali: vedo grande eccitazione perché il mio competitor è andato al ballottaggio. Già è accaduto: io ho vinto, Perifano ha perso. Qualcuno sostiene sia nato un comitato di liberazione nazionale, come se fossimo nel nazifascismo.
L'impresario della carità (Moretti ndr) si vanta di non aver fatto vincere Mastella: ha preso il 13-14 per cento dei voti... Perifano il 30 per cento, se la gente li avesse voluti avrebbero preso il 50 per cento.
Anche chi è affezionato al nero si è unito al tutti insieme appassionatamente.
Imprese casertane che lavorano a Benevento? Non le conosco, se hanno altre risultanze vadano dal magistrato.
Sento dire, anche a Borghi, “Abbiamo vinto”: mai visto che secondo vince. Vorrei dirgli che a Benevento le nostre liste, quelle a figurazione Mastella hanno preso il 43 per cento dei voti, il Pd ha preso il 15 per cento, abbiamo assolutamente il primato nella città di Benevento.
Volete “anatra zoppa”? Ci sono già 18 consiglieri comunali nostri, se vinciamo arriviamo a 21, seppur loro dovessero vincere diventano zoppi e sarebbe un massacro amministrativo. Sono stronzate politiche, che lo dica un parlamentare è un paradosso.
Siamo una bella realtà, a Napoli prendiamo voti al pari del Movimento Cinque Stelle, a Caserta quasi quanto il Pd, nel Sannio riconfermiamo i nostri sindaci.
Accaduto qualcosa di particolare nei seggi. Voglio ringraziare tutti, in particolare contrade e rioni popolari: lavoreremo per migliorare le loro condizioni di vita e a rendere Benevento città tutta insieme.
Sembra che perdano tutto se vinco io: io non ho interessi da tutelare, altri sì.
Non possono fare apparentamenti, ma li faranno sotto banco: io non devo trattare con nessuno, io mi apparento con la mia gente.
18 punti di distanza sono tantissimi: serve grande impegno, ancora di più, di chi è stato eletto e di chi non è stato eletto. Centrodestra esce malissimo perché non c'è più un anima moderata, fondamentale in questo paese: centro fondamentale.
Faccio fatica a comprendere chi stappa spumante perché è arrivato al ballottaggio: spieghino alla gente che sono tutti insieme a dire vinceremo, anche in maniera un po' fascista con chi è più fascista di loro, solo contro di me e non contro i problemi”.