Avellino

Piero Braglia è vicino all'esonero. L'allenatore dell'Avellino rischia di pagare a caro prezzo, nelle prossime ore, la partenza a rilento dei biancoverdi in campionato: 7 partite, 5 pareggi, una vittoria e una sconfitta, maturata questo pomeriggio con il finale di 2-1 al “Rocchi” di Viterbo, contro il neo-promosso Monterosi Tuscia, nonostante un uomo in più dal 27' del primo tempo. Sono ore decisive per il futuro dell'allenatore, appeso a un filo. Ridotte le chance che gli venga concessa un'ultima opportunità in occasione della gara casalinga in programma sabato, alle 17,30, al “Partenio-Lombardi”, contro la Virtus Francavilla. Da valutare, poi, quale sarà la presa di posizione del direttore sportivo Salvatore Di Somma, contestato nel pomeriggio dai tifosi presenti nello stadio laziale al pari del trainer e della proprietà. Non più tardi dello scorso 15 settembre, attraverso una nota ufficiale, l'esperto dirigente aveva dichiarato: “L’unico responsabile delle scelte tecniche, a partire da quella di riconfermare Piero Braglia, per il quale nutro piena fiducia, è il sottoscritto e nessun altro”. Una presa di posizione netta con cui ha, di fatto, legato a doppio filo la sua permanenza a quella di Braglia. Dichiarazioni che lascerebbero intendere la volontà di fare un passo indietro nel caso in cui il progetto tecnico fosse naufragato. Di Somma sarebbe già, però, al lavoro in prima persona per la scelta di un successore del mister di Grosseto. Tra i papabili per la sostituzione di Braglia ci sarebbero Pasquale Marino, fermo dopo l'esperienza con la Spal, e Pasquale Padalino, svincolato dopo la stagione con la Juve Stabia, che hanno nel 4-3-3 il loro modulo di riferimento. Suggestivi i rumors legati a Serse Cosmi mentre non ci sono le condizioni per un ritorno di Claudio Foscarini. Non sono, però, da escludere altre opzioni. Prima di tutto, però, c'è da decidere il destino di Braglia, che potrebbe essere segnato.