Con una prestazione ai limiti della perfezione, il Verona di Tudor sfrutta al massimo l'effetto "Bentegodi" e batte 4-0 uno Spezia mai entrato in partita. Gara costellata di elogi per i padroni di casa che, prima della pausa, conquistano ben 8 punti nelle ultime quattro gare di campionato. Dall'altra parte, discorso diverso per lo Spezia che, protagonista di un match incolore, colleziona la terza sconfitta consecutiva. Pronti, via e dopo appena quattro minuti i padroni di casa festeggiano la rete dell'1-0. Sugli sviluppi di un corner, Ilic crossa al centro per Simeone che di testa non lascia scampo a Zoet. Lo sprint della squadra veneta mette in difficoltà l'undici ligure che, al 15', incassa la rete del doppio svantaggio: Caprari veste i panni del rifinitore e innesca Faraoni che, di prima intenzione, calcia con l'interno del piede e firma la rete del 2-0. Lo Spezia prova a scuotersi e, al 16', la squadra di Thiago Motta per la prima volta mette paura agli avversari con Manaj che, dopo aver colpito la traversa, non approfitta della ribattuta fallendo un'occasione clamorosa.
I veneti non si lasciano intimorire e, al 42', Simeone serve Caprari che, dal limite dell'area, sigla il 3-0 con una fantastica conclusione a giro che chiude la prima frazione di gara. La ripresa si apre con uno Spezia più intraprendente che, al 54', prova ad accoricare le distanze con Verde, ma il pallone non trova lo specchio della porta. Prudente, il Verona sembra limitarsi ad arginare le sfuriate offensive dei liguri ma, al 71', Tudor può festeggiare il gol del 4-0. Ripartenza perfetta dei veneti guidata da Barak; il centrocampista ceco innesca Bessa che fredda uno Zoet poco sicuro nell'occasione. Lo Spezia prova a a rendere meno pesante la sconfitta e, al 78', Verde crossa al centro per Strelec che, tutto solo in area di rigore, spedisce incredibilmente il pallone alle stelle nell'ultima azione da gol del match. Poker Verona: la cura Tudor funziona.
(ITALPRESS).