Un altro colpo al cuore della tifoseria avellinese, che perde due supporter biancoverdi autentici in pochi giorni. Giovedì si è spento Liberato Melillo, imprenditore ortofrutticolo di Serino stroncato da un male incurabile, che se lo è portato via in venti giorni. Solo la scorsa domenica un altro lutto per i tifosi della Curva Sud. A morire stroncato da un malore che non gli ha lascato scampo Adelio D'Alessio, tifoso di Bonito, che stava tornando a casa dopo la vittoria dell'Avellino contro il Potenza dal Partenio Lombardi quando si è sentito improvvisamente male. Due lutti, due perdite per la tifoseria avellinese. Liberato Melillo si era sentito male lo scorso 9 settembre. Il 51enne era stato sottoposto ad accertamenti che avevano svelato il male incurabile, silente, che in soli venti giorni se lo è portato via. Liberato lascia la moglie, la anziana madre e la sua piccola di soli di due anni. Ieri i funerali del giovane padre nella sua adorata Serino. Sul social scorrono i ricordi di Liberato, uomo amabile, cordiale, sempre sorridente e disponibile. "Un sorriso, una valanga di energia, un vulcano in eruzione, sei stato il fratello maggiore di tutti noi, l'inizio di un'era, l'inizio del gruppo dei ragazzi langastro parrucchieri, ma soprattutto un gruppo di veri amici, di quelli per la pelle che ridono dei momenti belli, ma soprattutto ci sono sempre anche in quelli brutti anche nel tempo, a te dobbiamo tutto questo caro collega". Questo il ricordo di una amica che ricorda la prima professione di Liberato come hair stylist.
"Era sempre così pieno di vita ricorderemo per sempre i balli in gruppo tra le montagne di Serino", annotano sul social gli amici. Il social diventa diario virtuale del dolore condiviso."I nostri cuori sono pesanti per la perdita di te Liberato. Spero che tu stia ballando con gli angeli".