POLITICA - Ho visto le immagini di questo Morisi, che non conoscevo, e devo dire che ne ho ricavato una sensazione di pena, un'immagine perfino patetica. Mi sono ricordato, su un piano completamente diverso le sensazioni che avevamo quando sentivamo raccontare delle iniziative delle Brigate Rosse: sembravano invincibili, quando poi qualche anno dopo sono stati catturati e vedevamo le loro facce. Rimanevamo sconvolti: dietro quelle immagini di aggressioni, di omicidi, di violenza, avevamo persone che veramente avevano bisogno di solidarietà, dovevano essere assicurate ai servizi sociali. Ho visto le immagini di questo esponente della comunicazione della Lega Nord e ho provato pena. Per 10 anni la Lega ha rappresentato nei suoi strumenti di comunicazione la linea dell'aggressione continua, dei mille tweet quotidiani, dell'incitamento all'aggressività e alla violenza, e dietro tutto questo c'era quella immagine, perfino patetica. Il problema vero non è quell'immagine, ma la valanga decennale di banalità e di aggressività che abbiamo scaricato nel dibattito pubblico del nostro Paese. C'è stato qualcuno, a cominciare da Salvini, che ha immaginato che la politica si riducesse ai tweet: 300, mille tweet al giorno su tutte le imbecillità possibili e immaginabili. E immaginare che un Paese come l'Italia potesse cadere nelle mani di questi signori veramente fa venire i brividi.
Ho visto un vicequestore, Nunzia Schillirò, che si è esibita su un palco no vax contro il green pass che violerebbe la Costituzione. Mi auguro che ci sarà un intervento dal ministro dell'Interno, dal capo della polizia.
Abbiamo avuto una vicenda giudiziaria che ha riguardato un ex sindaco calabrese. Anche qui schieramenti, ideologizzazioni. Sarebbe bello avere il silenzio sulle vicende giudiziarie, sarebbe bello poter parlare dei problemi dell'Italia, anche dei problemi che riguardano l'immigrazione, ma senza mescolare sentenze giudiziarie con vicende che ci accompagneranno per un lungo periodo".
COVID - Non mi piace il dato per le seconde dosi di vaccino: in Campania abbiamo fatto 7 milioni e 750mila somministrazioni su 6 milioni di abitanti, ma le seconde dosi sono solo 3 milioni e 600mila. E non va bene. Per la terza dose non seguiremo una scala temporale, faremo tutto insieme: fragili, anziani e tutto il personale sanitario.