Poco prima dell'intervento del direttore sportivo Salvatore Di Somma, che aveva simpaticamente scherzato con mister Piero Braglia nel momento del suo arrivo al “Partenio-Lombardi” apostrofandolo con un goliardico “combini più guai della grandine”, è arrivata una nota ufficiale dell'Avellino in merito alla posizione di Alessandro Sbraga, escluso per scelta tecnica dalle ultime due convocazioni del tecnico di Grosseto: “L’U.S. Avellino 1912 smentisce categoricamente le voci riguardanti un presunto litigio verbale avvenuto tra il calciatore Andrea Sbraga e l’allenatore Piero Braglia all’indomani della sconfitta in Coppa Italia di serie C contro l’Ancona Matelica. Il tutto è nato da una cattiva interpretazione delle dichiarazioni dell’allenatore biancoverde nel post gara di Avellino – Potenza. Si precisa che tali affermazioni sono state rilasciate in seguito ad una domanda circostanziata ai motivi dell’esclusione e non al rapporto quotidiano tra allenatore e giocatore”. Dunque, nessun comportamento irriguardoso o irrispettoso del difensore, che ha un rapporto civile e un dialogo quotidiano con Braglia. Non si negano il saluto o la parola, se non si fosse già compreso dalle parole post Avellino - Potenza di Braglia. Da par suo l'allenatore ha applicato una filosofia che adotta nei confronti di qualsiasi calciatore e in occasione di qualsiasi scelta che prende nei loro riguardi: nessuna spiegazione sulle proprie valutazioni e decisioni, soprattutto in privato, per evitare pericolosi telefoni senza fili. Un modo di relazionarsi ai calciatori proprio di tanti mister, che delegano spesso ai loro vice di interfacciarsi coloro eventualmente scontenti o desiderosi di chiarimenti.
Sbraga, la nota dell'Avellino e la filosofia di Braglia che si estende a tutti
Il club ha inteso chiarire il rapporto tra l'allenatore e il tecnico, che ha un preciso credo
Marco Festa
Foto: usavellino1912.com