Avellino

Sabato 2 ottobre, alle ore 16, nella splendida cornice delle Miniere di zolfo S.A.I.M. srl di Altavilla Irpina, C.da Formusi, si terrà la presentazione di “Sulphur” (Edizioni il Papavero), primo romanzo dell’autore irpino Cesare Carpenito.

L’evento, a cura del Presidio del libro di Tufo e patrocinato dal comune di Altavilla Irpina, rientra nell’ambito della manifestazione a carattere nazionale “Festa dei lettori”, promossa dalla rete italiana dei Presidi del libro, incentrata quest’anno sulla temtica: “La costruzione del presente”. I saluti saranno affidati al Dr. Mario Pellegrini, presidente S.A.I.M. Miniere di Zolfo Srl, al Dr. Mario Vanni, sindaco del comune di Altavilla Irpina e alla Dr.ssa Olimpia Luongo, assessore alla cultura del comune di Altavilla Irpina. Interverranno la Prof.ssa Antonietta Targtaglia, già dirigente Miur, Donatella De Bartolomeis, editrice “Edizioni Il Papavero” e l’autore Cesare Carpenito. A moderare l’evento il Dr. Antonio Emilio Caggiano, giornalista Rai. Letture a cura di Paolo De Vito e Tonino Caprioli.

Nella sua opera prima, rientrante nel filone del romanzo di formazione, Cesare Carpenito, docente, musicista e collaboratore culturale del “Quotidiano del Sud”, narra una storia che prende vita sullo sfondo di un borgo del Sud Italia di fine anni Cinquanta, il cui cuore pulsante è incarnato da una miniera di zolfo. Enea e Ninetto, i due protagonisti, così diversi eppure legati da una profonda amicizia, trascorrono la propria adolescenza, fra le arcane credenze custodite dagli anziani, la musica della banda del paese e la poesia appresa sui libri di scuola sgualciti. Tutto a Borgo San Michele sembra cristallizzato, fuori dallo spazio e dal tempo: non avrebbero mai potuto immaginare che quell'estate li avrebbe cambiati per sempre, per volere di un destino ineluttabile che, inconsapevoli, si portavano già cucito addosso. La scoperta dell'amore e la ricerca del leggendario tesoro della "Ripa Favella" si tramuteranno in un drammatico percorso di formazione, alla fine del quale nulla potrà più essere uguale a se stesso, nemmeno le loro coscienze.