Sant'Agata de Goti

E' stato fissato per la tarda mattinata di giovedì l'interrogatorio di garanzia di Carmine Valentino, ex sindaco di Sant'Agata dei Goti, centro nel quale è consigliere comunale di opposizione, ed ora ex segretario provinciale del Pd, partito dal quale si è sospeso, arrestato sabato dalla Squadra mobile.

Per lui le ipotesi di reato di tentata concussione, turbativa d'asta, rivelazione di notizie coperte da segreto e falso, prospettate in una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari adottata in una inchiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino su una vicenda che risale al 2017.

Quarantacinque le pagine del provvedimento restrittivo, oltre 6mila quelle che nutrono il fascicolo di una indagine avviata dopo le dichiarazioni rese in Procura, nel maggio del 2018, dalla segretaria comunale. Assistito dall'avvocato Marcello D'Auria, Valentino comparirà dinanzi al gip Gelsomina Palmieri, che lo ha spedito agli arresti, ed è probabile che decida di rispondere, offrendo la sua versione sui fatti che gli sono stati contestati, rispetto ai quali ha espresso la convinzione di poter dimostrare la propria estraneità.

Il passo successivo sarà il ricorso della difesa al Riesame, per impugnare una ordinanza che, come anticipato, era stata chiesta nel novembre del 2020 ed è stata emessa sull'esistenza del pericolo di reiterazione del reato.

Secondo il Gip, le esigenze cautelari sono connesse “ad una valutazione delle specifiche modalità e circostanze del fatto, ad un giudizio negativo sulla personalità dell'indagato, desunta da comportamenti o atti concreti o dai suoi precedenti penali.Dagli atti di indagine emerge come la vicenda che ha visto coinvolto la segretaria comunale non possa ritenersi a carattere occasionale in considerazione delle modalità assolutamente risolute e disinvolte di perpetrazione della condotta, tanto da non poter escludere che comportamenti analoghi siano già stati posti in essere in passato (senza seguiti giudiziari) e possano ripetersi in futuro”.

La storia è ampiamente nota: ruota attorno alle presunte pressioni che l'allora primo cittadino di Sant'Agata dei Goti avrebbe esercitato sulla dirigente comunale, membro della commissione giudicatrice della procedura per l'affidamento  in concessione delle attività di supporto alla gestione e alla riscossione ordinaria delle entrate tributarie, nonché l’accertamento e la riscossione coattiva di Tarsu, Tares, Tari, Ici, Imu e Tasi  comunali ed altre entrate patrimoniali del Comune.

Srcondo gli inquirenti, supportati da intercettazioni telefoniche ed ambientali, qualche giorno prima della seduta d'esordio della commissione, le avrebbe consegnato tre fogli in cui erano indicate le caratteristiche di una delle imprese concorrenti – la Sogert con sede a Grumo Nevano – e le avrebbe intimato che la gara avrebbe dovuto aggiudicarsela quella società, “alla quale Valentino sarebbe stato legato “in virtù di cointeressenze economiche e professionali che l'impresa aveva in quel momento con la 'Geset riscossioni', quest'ultima gestita e di proprietà” del cognato.

L'accusa sostiene che la segretaria comunale avrebbe dovuto assegnarle per l'offerta tecnica un punteggio maggiore, e che, se non l'avesse fatto per lei sarebbe scattata una possibile revoca. Lei aveva detto no, poi sarebbe stata costretta a presentare le dimissioni da componente la commissione, provocando l'annullamento della procedura per vizi procedurali.