“Io mi sento più centometrista, ma il mio obiettivo è quello di portare avanti una stagione sulla doppia distanza, 100 e 200, e spero che l’anno prossimo sia quello giusto. Sono andato a Nairobi perchè volevo voltare pagina, chiudere il capitolo olimpico e pensare già alla prossima stagione. Adesso mi prendo un periodo di risposo, ma dopo 52 settimane ininterrotte di allenamento sarà strano avere le giornate vuote e penso che interromperò le vacanze prima del previsto per ritornare ad allenarmi per il prossimo anno”. Lo ha detto Filippo Tortu, oro nella staffetta 4×100 alle Olimpiadi di Tokyo, a Extratime, con Massimiliano Graziani, su Radio1 Rai
Una settimana fa, la grande prestazione nei 200 a Nairobi (20″11, secondo tempo italiano di sempre dopo Mennea)
“La staffetta 4×100 di Tokyo mi ha dato le emozioni più belle della mia vita. Mi ha fatto capire quanto posso correre veloce e mi ha aiutato anche a correre i 200 metri che quest’anno non avevo preparato in maniera perfetta. Il tempo che ho fatto a Nairobi ha stupito anche me”
Tortu ha parlato della presunta rivalità con Marcel Jacobs.
“Dopo le olimpiadi ho scoperto dai giornali un sacco di cose di me che non sapevo- dice ironicamente. Con Jacobs c’è rivalità a livello sportivo come è giusto che ci sia, come c’è anche con gli altri ragazzi della staffetta. La rivalità in pista sarebbe strano se non ci fosse, perchè tutti e quattro ci alleniamo tutto l’anno per provare a vincere, ma questo non esclude un amicizia che c’è da anni: corriamo insieme dal 2018-2019”
E’ difficile vincere un oro olimpico, ma ancora più difficile sarà ripetersi, fra tre anni a Parigi
“Sarà molto molto difficile ripetersi, ma anche a Tokyo pensavo fosse quasi impossibile vincere mentre poi in realtà è successo. Sarebbe folle porsi dei limiti e pensare che non possa riaccadere. Sarà molto difficile, ma non impossibile”
(ITALPRESS).
Tortu: "Il prossimo anno correrò sui 100 e 200 metri"
"Con Jacobs rivalità solo in pista" dice l'oro nella 4x100 a Tokyo
Redazione Ottopagine