San Marzano sul Sarno

Tragedia sfiorata questa mattina a San Marzano sul Sarno. Intorno alle 9 una plafoniera si è sganciata dal soffitto dell’istituto scolastico ed è finita, insieme ad alcuni pezzi di intonaco, addosso ad un collaboratore scolastico, il quale ha tuttavia rifiutato il trasporto in ospedale, in via precauzionale, non avendo riportato ferite gravi.

A denunciare l'accaduto il gruppo di opposizione Noi #sempretravoi: "Quello che è successo, è grave,ma poteva finire peggio, poteva colpire anche uno degli alunni", dicono Colomba Farina, Vincenzo Marrazzo e Maria Calenda.

"Siamo davvero increduli, scuole aperte senza adeguate e scrupolose verifiche per la tutela dei nostri figli. Eppure solo qualche settimana fa, l'amministrazione comunale fiera annunciava l’avvio dell’anno scolastico in sicurezza. Purtroppo alla luce di questo increscioso incidente non si può fare altro che confermare la scarsa sicurezza negli edifici scolastici della città. Non avremmo mai voluto sentire ciò. All'amministrazione comunale chiediamo di intervenire non più a parole ma con i fatti. La sicurezza non è un optional. La sicurezza è appunto una priorità, soprattutto nei fatti e non a parole", concludono gli esponenti di opposizione. 

La scuola, dunque, ha prontamente richiesto al sindaco, Carmela Zuottolo, di intervenire con lavori di messa in sicurezza del plesso, per evitare spiacevoli avvenimenti, analoghi a quello che ha avuto luogo in mattinata.

Ad esprimersi in metrito alla vicenda anche la consigliera AlmaMente, Margherita Oliva: "Non ci sono parole per commentare quanto è accaduto. Trovo sia a dir poco vergognoso che dall’ultima relazione tecnica, effettuata dall’ufficio tecnico dell’Ente, a marzo, e dunque con ancora il regime di didattica a distanza, siano stati persino persi i contributi per l’adeguamento degli impianti antincendio del plesso scolastico in questione. Per fortuna l’epilogo dell’incidente non è stato gravissimo, ma mi auguro che il sindaco e l’assessore alle politiche scolastiche non vogliano attendere fatti tragici per prendere provvedimenti, anche perché qui c’è in gioco l’incolumità dei nostri figli”.