Avellino

Vincere. Più facile a dirsi che a farsi, ma l'Avellino s'incammina alla gara casalinga con il Potenza, in programma domenica, alle 14,30, al “Partenio-Lombardi”, con un imperativo categorico da rispettare, dopo quattro pareggi di fila, per iniziare a muovere in maniera significativa la classifica e dare il via alla scalata verso la tanto agognata vetta. Tra il dire e il fare c'è pure il Potenza, affetto di pareggite come i lupi, ma a differenza dei biancoverdi già scivolato (k.o. a Foggia).

L'antivigilia, sponda irpina, è scandita dalle parole di Piero Braglia: “Il Potenza è una squadra che si chiude bene, che ha fatto tesoro della battuta d'arresto a Foggia, maturata nelle battute finali per essersi aperti un po' troppo, per badare al sodo, serrare le file e badare principalmente a non concedere spazi agli avversari. Finora hanno fatto quattro ottime gare, due pareggi con Bari e Catanzaro. Sono una squadra ben strutturata, fisica, che corre. Noi faremo di tutto per ottenere il primo successo. Sarebbe anche ora...”.

Il primo mini-bilancio stagionale: “In campionato questa squadra ha sbagliato solo il primo tempo con il Campobasso, poi ha sempre comandato il gioco. Ci manca anche un briciolo di fortuna, ma la qualità del gioco c'è. Ci serve maggiore cattiveria e determinazione. A Monopoli abbiamo fatto una buona gara, ma ci siamo fermati di fronte a un altro palo. Sembra un dettaglio, ma non lo è: due punti in più e si parla di altro, ma anche vincendo la prossima i pareggi assumerebbero un valore diverso e sarebbero percepiti in maniera differente. L'anno scorso vincevamo partite anche con rinvii sbagliati da centrocampo, autoreti, quest'anno pali, traverse, pure se entriamo con la palla in porta non segniamo. Ma è un momento. Speriamo possa essere superato presto anche grazie all'aiuto della Curva, che a quanto ho letto tornerà sugli spalti”.

Rientra dopo un turno di squalifica Carriero: “Aloi, Carriero e D'Angelo sono importanti, ma anche i nuovi. Mastalli si comporta sempre bene, così come Matera e De Francesco. Al momento è giusto che chi conosce meglio questa piazza prenda in mano le redini della situazione e si assuma le proprie responsabilità, ma con l'andare della stagione l'obiettivo è mettere in condizione anche i nuovi di ritagliarsi un posto in pianta stabile nell'undici titolare, e molto dipenderà pure dalle prestazioni di chi già c'era nella scorsa stagione”.

Maniero: “Sta bene. Il colpo alla spalla rimediato a Monopoli? È rimbalzato sulla ciccia (ride, ndr). Scherzi a parte, deve continuare a lavorare, così come Plescia, Gagliano e Messina. Sono tutti importanti per me. Abbiamo una rosa adeguata per fare un campionato di vertice. Ne abbiamo le possibilità, non sono quattro pareggi a farmi cambiare idea. Abbiamo le alternative valide in tutti i ruoli. L'organico è attrezzato per fare il campionato che dobbiamo fare”.

Bove e la difesa a tre: “Bove sta facendo bene. Noi stiamo lavorando su due moduli dal ritiro di Roccaraso. Non cambia la sostanza e non va dimenticato che manca un giocatore forte, che è Micovschi. Gli assetti tattici li sviluppiamo in base a chi è disponibile o meno in concomitanza con le partite che dobbiamo affrontare”.

Il gol su azione che non arriva: “Credo in questi giocatori, sono tranquillo, sono sicuro che si sbloccheranno quanto prima. A creare creiamo. Kanoute è un esempio, in tal senso: sta facendo bene, è un ragazzo generoso, corre ovunque, salta l'uomo, crea spazi. Questa squadra vi darà soddisfazioni. Ne sono fermamente convinto".

Micovschi: “I tempi di recupero non so dirli. Di certo non voglio forzare nessuno, non voglio ripetere lo stesso errore fatto con Errico, di cui mi assumo le resopnsabilità. Meglio aspettare due partite in più che rischiare di perderlo per un'intera stagione”.

Turnover: “Non ci saranno rotazioni contro il Potenza. Ora conta solo vincere, dobbiamo recuperare fiducia e morale, per noi stessi e per gli altri mettendoci al riparo da tante situazioni alimentate dal non trovare i 3 punti. Vinciamo, poi vediamo come gestire la sfida di giovedì con il Catanzaro”.