"Digiunare è un precetto cristiano. Chi ne dà corpo prega due volte. C'è chi digiuna durante la festa di precetto perché è credente, chi invece ateo devoto continua a magnare anche durante e magnificare di piazze lastricate pagate con le indulgenze delle prostitute. Mica dicono perché sono trent'anni che non attuano lo statuto comunale, mica perché vìolano la loro e nostra legittimità, mica perché la democrazia è soltanto reale anziché sostanziale (come era nei Paesi di socialismo reale), quando da trent'anni ci negano il secondo voto referendario, per poter disporre a piacimento soltanto del primo per farsi eleggere consiglieri e sindaco". Donato Salzano, esponente dei Radicali di Salerno e segretario dell'associazione "Maurizio Provenza", dalla mezzanotte scorsa è in sciopero della fame.
"Questi sono in modo patente contro lo statuto, la legge e la Costituzione, questi vìolano le leggi che loro stessi si sono dati, questi sono renitenti allo stato di diritto", l'atto d'accusa di Salzano. Nel mirino, la mancata adozione degli istituti di partecipazione democratica (referendum consultivo, istanze e petizioni al sindaco).
Richiestab la convocazione ad horas di un "nuovo consiglio comunale straordinario, grave e urgente, improcrastinabile per il rientro da un trentennio nella legalità statutaria sul regolamento degli istituti di partecipazione democratico, per scongiurare le enessime elezioni illegali. Questi - accusa Salzano - con una mano ti chiedono il voto per eleggere sindaco e consiglio, ma con l'altra ti negano da sempre il secondo voto referendario per permettere agli elettori, se vogliono, di censurare democraticamente l'operato degli eletti".