"Era difficile prevedere una Juve con un solo punto in classifica dopo tre giornate, ma hanno avuto tanti giocatori in nazionale e hanno cominciato a lavorare in ritardo. Non credo che domani saremo favoriti, anche se abbiamo 9 punti. Si affrontano due squadre molto forti, la Juve ha grandi giocatori e grande tradizione: mi auguro che la partita sia molto equilibrata". Stefano Pioli presenta così la sfida tra i bianconeri e il Milan, posticipo della quarta giornata di Serie A in programma domani sera alle 20.45 a Torino. "Mi fa piacere ritrovare Allegri, un grande allenatore e una persona molto intelligente - ha proseguito il tecnico rossonero - Secondo lui la partita è più importante per noi? Secondo me la gara è importante per entrambe le squadre, stiamo parlando di uno scontro diretto tra due formazioni che hanno l'ambizione di arrivare tra le prime quattro. Sono convinto che domani ci vengano a prendere per dimostrare di essere più forti. Io mi aspetto un Milan ancora più forte e consapevole, che abbia imparato a Liverpool cosa c'è da fare per stare ad altissimo livello. Sentiamo di essere una squadra forte e ci prepariamo per vincere ogni partita".
Pioli è poi tornato sulla questione dei presunti cori razzisti contro Bakayoko durante il match contro la Lazio: "Il club è in prima linea nella lotta contro ogni tipo di discriminazione e ne sono orgoglioso, bisogna andare avanti così", ha sottolineato l'allenatore del Milan che infine si è soffermato sui problemi di formazione per domani. "Ibra vorrebbe essere Superman, è chiaro, ma ancora non ci riesce. Ci siamo confrontati, non ha avuto grandi miglioramenti per l'infiammazione: non sarà della partita lui e non ci sarà neppure Giroud, che ha avuto una lombalgia acuta appena finita la partita con il Liverpool. Ma ci concentriamo sulle risorse che abbiamo che sono tante", ha concluso Pioli. (Italpress)
Pioli: "Con la Juve gara importante, non siamo favoriti"
"Ibra? Non sarà della partita nè lui, nè Giroud"
Redazione Ottopagine