Salerno

"Ho scelto di rendere pubblico il sondaggio, assumendomi la responsabilità di parlare in modo chiaro e trasparente ai cittadini, per evitare che la disinformazione di queste settimane potesse condizionare ulteriormente il confronto con la città. Ecco perché ho deciso di commissionare una ricerca demoscopica per aver conferma che quello che ho ascoltato in queste settimane trovasse un riscontro anche in un dato più ampio della popolazione". Elisabetta Barone ha presentato così, nella conferenza stampa presso il comitato elettorale di Via Dei Principati, i risultati della rilevazione affidata a Winpoll.

Indice di gradimento, popolarità e fiducia nei candidati a sindaco alcune delle voci citate. Con un immancabile riferimento alle intenzioni di voto, che prevedono - secondo la compagine che sostiene la dirigente scolastica - il ballottaggio, con Napoli sotto il 50% e la stessa Barone al secondo posto davanti a Sarno.

"A me non interessa andare sul dato delle intenzioni di voto dei salernitani, che sono importanti, ma non sono il motivo principale del mio impegno. A me interessa ascoltare e rappresentare una città che il potere, trasformatosi da verbo a sostantivo, non riesce più a riconoscere e rappresentare", ha assicurato Barone.

Ma i numeri hanno scatenato una vera e propria rissa politica. Furiosa la presa di posizione di Enzo Luciano, segretario provinciale del Partito democratico: «Il vino dei Castelli Romani ha giocato un brutto scherzo ad una candidata che ha presentato un sondaggio riferito all'amena località laziale spacciandola per Salerno. I sondaggi sbandierati da questa candidata sono una pia illusione pagata a caro prezzo da chi continua a produrre fumo. La realtà è ben diversa da quella che maldestramente si tenta di far credere - le parole di Luciano, facendo riferimento all'indicazione della cittadina laziale nelle slides presentate da Barone -. Il sindaco Vincenzo Napoli e la sua maggioranza viaggiano compatti verso la riconferma al primo turno. Lo verifichiamo ogni ora con la partecipazione massiccia a tutti gli incontri e manifestazioni dove incontriamo i concittadini veri, in carne ed ossa. È il popolo di Salerno che spinge Vincenzo Napoli e tutti i nostri candidati alla vittoria. I like sponsorizzati ed i sondaggi a pagamento li lasciamo ben volentieri a chi vuole illudersi almeno fino al 4 ottobre. Quel giorno i risultati fugheranno chiacchiere ed illusioni. E Vincenzo Napoli, con la sua maggioranza, sarà alla guida della città per altri cinque anni".

Una presa di posizione che ha portato all'intervento della stessa Winpoll, che nel pomeriggio ha precisato la vicenda in una nota: "Sono stati chiamati 4.041 salernitani maggiorenni e 800 hanno risposto a tutte le domande del sondaggio. Il sondaggio è disponibile sul sito ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, presso il quale siamo
istituto accreditato. Ci è stato fatto notare che nella slide 11 il testo della domanda nelle slide indica "Frascati" anzichè "Salerno". Si tratta ovviamente di un semplice refuso grafico poi corretto", il chiarimento di Winpoll che si dice anche pronta alle querele. 

Non è mancato l'intervento dei parlamentari salernitani 5 Stelle: «C’è voluto un refuso, un semplice refuso, per scoprire finalmente che in città c’è un segretario del Pd. C’è un segretario ma non c’è il Pd nella coalizione che supporta Enzo Napoli», il commento di Andrea Cioffi, Nicola Provenza e Angelo Tofalo.