Benevento

«Abbiamo il compito di immaginare il futuro, e prepararlo giorno dopo giorno», così Oreste Vigorito, presidente di Confindustria Benevento nell'assemblea generale dell'associazione di categoria. 


Un'assemblea importante perché arriva dopo un anno difficile, sì, ma anche positivo, per la capacità mostrata di serrare le fila, di procedere unite non solo tra aziende ma anche con le istituzioni a vario titolo guardando al bene del territorio: «Ho messo al centro del mio programma la partecipazione – ha dichiarato Vigorito – e sono contento di vedere già in quest'assemblea i sorrisi, uno spirito unitario, senza capannelli, senza gruppi: è una bella atmosfera. Riflette quanto messo in campo in un anno difficile: ho visto la solidarietà, è stato bello quando ci è stato messo a disposizione un capannone ed un'azienda nostra associata in 7 giorni l'ha reso un vero e proprio gioiello, quasi un ospedale. Abbiamo fatto 12 mila vaccini: portando avanti le esigenze del tessuto produttivo sannita certo, ma anche dei semplici cittadini. In questo modo siamo riusciti anche a trasmettere quello che è il vero senso di Confindustria: non una elite che pensa solo ai bilanci, ma persone che mettono le loro capacità al servizio dei territori, dei loro cittadini». 


Perché la ricchezza vera, come ha spiegato il presidente di Confindustria, sono le persone: «Credono in noi: perché siamo il loro punto di riferimento e dobbiamo essere all'altezza». 
E dunque il futuro: un lavoro straordinario da fare per il Sannio su vari settori, come ha spiegato il presidente: «Abbiamo avuto già risultati importanti sui trasporti: lo scalo merci a Ponte Valentino si farà, anche grazie a questa Confindustria che è intervenuta presso la Regione Campania, speriamo si faccia anche l'Alta Velocità e non solo che passi a Benevento, ma che si fermi, altrimenti sarebbe inutile». E poi l'enogastronomia: «Creeremo un marchio, Sannio da Gustare, e un protocollo disciplinare per prodotti di eccellenza», e poi  un Sannio più smart, connesso, più verde e in grado di puntare sulle energie alternative, più sociale. 
Senza dimenticare ovviamente i giovani: «Oggi vanno via, e perdere i giovani significa perdere prospettive di crescita: è stato così in passato, è così oggi quando le nostre intelligenze vanno via facendo crescere altri territori». 


E dunque, come ha spiegato Vigorito: «Noi dobbiamo restare qui e combattere, portando fuori le nostre idee e mettendole al servizio del territorio: dobbiamo farlo non per noi, ma per la nostra gente, in sinergia con la politica». 
Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente dei Giovani, Biagio Flavio Mataluni, che ha puntato forte sull'esigenza di formazione dei giovani e dunque di creare una sinergia con gli istituti scolastici, il presidente della piccola industria Pasquale Lampugnale che ha ricordato la fase difficile augurandosi che la ripresa di oggi sia strutturale, e poi il presidente di Confindustria regionale Traettino che ha lodato l'intraprendenza della confindustria sannita spiegando che oggi è quantomai importante creare interconnessione tra i territori rispettandone le vocazioni. 


Vocazione anche turistica per il Sannio, come ha ricordato l'assessore regionale Casucci che ha lanciato la sfida delle aree interne pronte a integrare l'offerta già ampia delle aree costiere.