Avellino

Dopo il consiglio comunale al veleno continua il lancio di strali tra maggioranza e opposizione ad Avellino a Palazzo di Città. E' passato il bilancio consuntivo, il Dup e il previsionale per il prossimo triennio ma non senza polemiche e accuse tra i componenti di maggioranza e opposizione. E in un clima rovente il capogruppo di Laboratorio Democratico, Nicola Giordano,ha chiesto le dimissioni dell’assessore Cuzzola. Ma il sindaco Gianluca Festa blinda il componente del suo esecutivo e intervistato dai giornalisti, a margine della manifestazione per le vittime dei bombardamenti del 43, precisa: «Stiamo lavorando bene – spiega -. In città si respira una ritrovata fiducia. In questo anno e mezzo siamo riusciti a sbrogliare il groviglio di problemi burocratici che abbiamo ereditato. Entro giugno consegneremo tutte le incompiute, potremo dire finalmente che in tre anni abbiamo fatto quello che non si è fatto in trenta». Ma non solo. Sul caso dei consiglieri ribelli come Di Sapio e Cesa, Festa non ha dubbi: “una cosa è certa non saranno ricandidati nella nostra compagine”. «Ho una maggioranza forte che conta un numero di 19-20 consiglieri su 33 compreso il sindaco, mi sembra un fronte abbastanza solido. Sul caso Iannuzzi, direi che molto coerentemente e responsabilmente, in contrasto con le scelte compiute dal sindaco, ha scelto di andare in opposizione. C’è invece chi non si capisce perchè resti in maggioranza criticando l’attività amministrativa e con un sindaco che gli ha chiaramente detto che non lo ricandiderà la prossima volta. Sarebbe meglio svolgere consiglio comunali più sereni, ma purtroppo ci sono consiglieri che continuano ad attaccare e offendere e la bontà - per dirla in avellinese - non può essere confusa con altro». Sempre a margine delle celebrazioni il primo cittadino ha fornito anche importanti notizie sul fronte di servizi infrastrutture. E’ atteso a breve infatti per la piscina comunale il bando. “La procedura che fu avviata da Priolo e che prevedeva un canone oggettivamente troppo elevato - 25 mila euro mensili - a cui bisognava aggiungere tutte le spese di gestione, come utenze, personale, manutenzione, rappresentavano un ostacolo insormontabile dal punto di vista economico in una fase come questa del Covid. Ora possiamo procedere». Sullo sfondo il caso dei buchi neri in città, ferite aperte che da oltre 40 anni ricordano il dramma del sisma e la lentezza e in alcuni casi il flop della ricostruzione. o stesso prefetto Spena ha sollecitato il primo cittadino a fare presto. «Stiamo coinvolgendo i privati per poter intervenire. Attendiamo gli ultimi risultati dei sondaggi geologici e della parte fonometrica e poi verrà approvato in Giunta - spiega Festa -. Saremo la prima amministrazione che concretamente e seriamente affronterà questo problema provando a risolverlo».