Montoro

Primo punto fermo sugli incendi di cinque auto avvenuti nel 2013 a Montoro. La vicenda nasce, come accertato dai carabinieri che indagarono a fondo, da una presunta guerra tra bande rivali per il controllo del settore dell’edilizia e più in generale del territorio. Il GUP del tribunale di Avellino, dott. Fiore, nell'udienza del 14 luglio ha disposto il non luogo a procedere, per non avere commesso il fatto, in favore di I.G., accusato di incendio doloso. Il quarantottenne, difeso dall’avvocato Rosaria Vietri, era stato additato da T. C. di avere incendiato la sua vettura, nonché quelle di altri collaboratori e conoscenti. L'accusa di questo reato non ha trovato, però, alcun riscontro perché le riprese video nella proprietà di T.C. non registrano nulla se non una persona che fugge e di cui non si riesce a vedere il volto. Stessa cosa per le altre vetture incendiate. Nessuno testimoniò di aver visto nulla. Come dimostrato dalla difesa, per l'incendio di altre due vetture avvenuto nella notte tra il 21 e 22 settembre, I.G. risultava trovarsi in Baronissi e non a Montoro. A fugare ogni dubbio sono i tabulati telefonici. T.C. dichiarò nel corso delle indagini che i proprietari delle due vetture, erano legate a lui per ragioni di lavoro e personali e che, quindi, I. G. insieme con N. S., anche lui difeso dall’avvocato Rosaria Vietri, e G.R., lo attaccavano per intimidirlo. Lo scopo sarebbe stato quello di prendere il predominio nel settore edilizio e del territorio. I.G., però è stato dichiarato non colpevole per non avere commesso il fatto, mentre il GUP dott. Fiore lo ha rinviato a giudizio, insieme a N.S., per gli altri capi di imputazione. Nello specifico i due sono stati rinviati a giudizio per l’aggressione materiale avvenuta ai danni di T.C.A., durante la quale gli puntarono un coltello alla gola, e di P.A. e V.A. colpiti con un bastone. Lesioni che vennero refertate con diversi giorni di prognosi. Accuse di cui sarà chiamato a rispondere anche G.R. che intervenne nella vicenda minacciando pesantemente V.A.

Giuseppe Aufiero