Il presidente della repubblica Sergio Mattarella si è recato all’Istituto penale per i minorenni di Nisida. Dopo aver visitato alcuni laboratori dell’Istituto, accompagnato dal ministro della giustizia, dal capo dipartimento per la giustizia minorile e di comunità e dal direttore dell’Istituto, il capo dello stato ha incontrato i ragazzi e le ragazze ristretti e ha risposto ad alcune loro domande elaborate nel corso del laboratorio della politica.
"La detenzione - ha detto Mattarella - è come una cicatrice che nel corso del tempo scompare e non va considerata più. L'importante è che non sia in alcun caso motivo di emarginazione, accantonamento, preclusione. Vi sono tante persone che sono state detenute e hanno poi avuto esperienze di successo nella vita, non è soltanto solo nei film che questo avviene, ma nella realtà.
L'importante è che la detenzione non si traduca in una sorta di macchia indelebile ma sia una cicatrice che scompare. Il dovere di agevolare il reinserimento, il protagonismo nella vita sociale è importante, come lo è il rispetto delle regole, ogni comunità che vive insieme ha delle regole, nel nostro paese come in tutte le nazioni, le regole sono le leggi. Occorre avere speranza e fiducia, partendo dal valore della persona. Parole che devono però tramutarsi in realtà, nella vita sociale. Il vostro lavoro che ho avuto modo di vedere attraverso i laboratori - ha concluso Mattarella rivolgendosi ai ragazzi - offre una proiezione di ottimismo verso il futuro. Mi permetto di incoraggiarvi, per garantirvi un futuro che sia costruttivo e protagonista nella vita sociale. Ho visto disegni di gabbiani che volano liberi sopra il mare. E sono le immagini del vostro futuro."
Successivamente, il presidente Mattarella ha visitato il rione Terra di Pozzuoli ed è intervenuto, alla Basilica di San Procolo Martire, alla presentazione del progetto “Puteoli sacra”.