Campoli del Monte Taburno

Stefan Ionut Di Nuzzo

 

Il Real Campoli alza la voce e lo fa attraverso il suo allenatore, Nicola Iadanza che dalla trasferta di Casolla di Caserta coglie l’ennesima sconfitta della stagione e non solo. Dopo la partita di Casolla, vinta in extremis dalla Boys, l’allenatore campolese si scatena contro l’arbitro Caragallo della sezione di Napoli. La polemica di Iadanza nasce  quando il fischietto napoletano concede sul risultato ancora fermo sullo 0-0 un rigore in favore dei padroni di casa per un presunto fallo ai danni di Mendil. Un episodio che Iadanza non riesce a digerire, come non digerisce l’intera gestione dell’incontro del signor Caragallo. Al di là del rigore che ha permesso alla Boys di portarsi in vantaggio, si percepisce l’amarezza di Iadanza che commenta così a fine partita: “Se qualcuno decide già il campionato e le partite prima a me non sta bene. E’ inutile continuare così perché è evidente che le formazioni casertane vengono guardate con un occhio di riguardo. La stessa cosa è successa anche a Foglianise – riferendosi al San Marco Evangelista – secondo i miei amici dirigenti. Queste squadre quando vanno in difficoltà vengono aiutate”. Dichiarazioni pesanti quelle del tecnico campolese che chiude il girone d’andata con una sconfitta immeritata e per giunta arrivata al fotofinish. Come detto l’episodio chiave che sblocca l’incontro è il contatto tra un difensore del Campoli e Mendil. L’arbitro stranamente indica il dischetto ma non ammonisce nessuno, sotto gli sguardi increduli dei giocatori sanniti.

 

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