Avellino

«Questi tempi “magri” non aiutano nessuno e certamente nemmeno le Poste Italiane, anzi. Siamo tuttavia convinti che ci sia modo e modo di reagire, in particolare quando si è detentori di servizi che in una buona misura riguardano un servizio pubblico e per certi versi svolto in monopolio». Lo dicono i referenti della Federconsumatori e Cgil Valle Ufita.

«Da un lato vediamo l'ennesimo taglio, seguendo quella che sempre più chiaramente appare come una manovra centralistica e di tagli puri e semplici, senza prestare alcun tipo di attenzione ai bisogni degli utenti e dei territori. D'altro canto, in contraddizione con i tagli, vengono chiesti incrementi enormi alle tariffe della corrispondenza. Insomma cittadini, il riassunto è: vi offriamo meno in termini di qualità e quantità del servizio, ma voi dovete pagare di più.

Di fronte ad un affronto del genere non possiamo restare ne indifferenti e silenziosi.

Ariano Irpino e Tutta la Valle Ufita hanno già dato !

 Negli ultimi anni, diverse ed importanti riduzioni di servizi sono state operate sugli sportelli di diversi comuni della provincia, questo significa che alcuni sportelli non offrono in nessuna misura dei servizi per i quali già oggi bisogna spostarsi di comune in comune. Questo costringerebbe gli utenti più in difficoltà, quelli che vivono lontani dai centri medio/grandi, a spostarsi di diversi km con mezzi privati o pubblici (che comunque prevedono un notevole dispendio di tempo e denaro) per poter usufruire dei servizi postali, pagandoli di più. Come si suol dire “oltre il danno la beffa”.

Federconsumatori  e Cgil si uniscono quindi alle proteste dei sindaci e dei lavoratori, per chiedere un piano alternativo e chiedono alla Regione Campania di vedersi urgentemente con la direzione di Poste Italiane affinché questo piano abbia un impatto minore sui cittadini».

Redazione