Avellino

Giovanissimo, eppure nel suo bagaglio culturale si contano già due volumi. Uno è già in uscita (già in vendita sia in formato digitale che cartaceo), l'altro è pronto per esserlo. Gaetano D'Apolito, 18 anni di Mugnano del Cardinale, è l'autore di "1000 modi per uccidere", un thriller che si incarna nei racconti e i vissuti di personaggi di una piccola cittadina.  

"L’avvocato Pasquale Bartolucci ha il pallino dei serial killer e della cronaca nera, a saziare la sua fama di storiacce è il gagliardo sacerdote Roberto Molinari, che, in cambio di una colazione offerta, gli racconta volentieri alcune confessioni da lui ascoltate, confessioni di veri omicidi! Così almeno sostiene Roberto, Pasquale però, pur apprezzando le sue novelle, non gli crede, ma storia dopo storia, l’avvocato inizierà ad avere davanti agli occhi i tasselli di uno strano puzzle".

L'autore: Ethan Riot, vero nome Gaetano D’Apolito, nasce ad Avellino il 20 novembre del 2001. Sin da bambino verrà definito “un pazzo per la sua estrema esuberanza, le idee spesso strampalate e fuori luogo una certa tendenza ad alienarsi. Deciderà però di accogliere quel mezzo insulto come un  vanto, perché proprio quella mente piena di idee folli lo porterà, nei primi anni dell’adolescenza, a iniziare a formulare trame che è fermamente convinto possano diventare storie che altre persone, molte persone secondo lui, conosceranno. A causa però di varie insicurezze  una mancanza di volontà, non scriverà nulla per anni. Compiuti 18 anni ha sconfitto la pigrizia e lotta ormai contro le insicurezze, così, in pieno avvio della pandemia, inizia il suo primo romanzo, un fantasy, che lui vuole primo di una saga dopo mesi di scrittura e quasi un anno di ricerche,questo trova la pubblicazione, venendo però scavalcato nell’uscita dalla sua seconda opera, questo esperimento thriller scritto nei mesi in cui egli realizzava che l’indirizzo di ingegneria gestionale all’università, era stata una scelta idiota per lui. E così “1000 motivi per uccidere” diventa la prima pubblicazione del giovane irpino, che sceglie di farsi chiamare Ethan, convinto come molti che sia il corrispettivo anglosassone di Gaetano.