Benevento

Un immenso abbraccio al pubblico e parla immediatamente della "gioia di rimettere piede in palcoscenico dopo il più assordante silenzio".

Dopo l'anno senza abbracci, strette di mano, senza gioia, senza gioia...
Ha voluto ripercorre l'esperienza terribile della pandemia Massimo Ranieri in apertura del suo concerto, in piazza Risorgimento, per la 42esima edizione di Benevento Citta Spettacolo. 
Un ricordo commovente dedicato anche a chi non ce l'ha fatta. Un appello a vaccinarsi prendendo in prestito le parole di papa Francesco "il vaccino è un gesto d'amore verso gli altri".
L'enorme "grazie ai medici che ci sono stati vicino".
Insomma ha cominciato aprendo il cuore al suo pubblico Massimo Ranieri.
Poi spazio solo alla musica
"Vent'anni" è bastato per far cantare tutta la piazza.
Ma il suo Sogno e son desto, che conta ormai oltre 500 repliche, non regala solo la sua magnifica voce. Ranieri racconta barzellette, piccole storie. Aneddoti della sua carriera con i grandi, a partire da Giorgio Strehler.
Regala l'irresistibile macchietta Quagliarulo di Nino Taranto, il sonetto 75 di Shakespeare, l'omaggio a Modugno, uno scritto sagace di Giuseppe Prezzolini.
Li rende speciali con la sua verve, balla, scherza e poi trascina tutti con la sua voce unica con la quale, in due ore fitte fitte di spettacolo, ha ripercorso la sua carriera musicale fatta di grandi successi: Se bruciasse la città, Erba di casa mia, Rose Rosse, Perdere l'amore.
Il pubblico gli riserva un accoglienza speciale e un fan gli regala un dolcissimo cartellone con una dedica che indica quanto la passione per i suoi brani sia trasversale tra generazioni.
A Massimo Ranieri la direzione del festival di Renato Giordano ha assegnato il premio Ugo Gregoretti, dedicato all'ideatore della rassegna. Un gran finale con l'assegnazione affidata ai figli di Gregoretti. In chiusura il sindaco Clemente Mastella ha voluto portare il suo ringraziamento agli operatori sanitari impegnati nella lotta al covid.