Sant'Agata de Goti

Il sindaco di Sant'Agata dei Goti, Salvatore Riccio, spiega di aver appreso della costituzione di un “Movimento Civico per l’Ospedale” che si prefigge di “riportare l’attenzione sul Presidio Ospedaliero Sant’Alfonso M. de’Liguori che, a più di 11 anni dalla sua apertura, vive un momento di estrema incertezza”, lo scorso 25 agosto con una lettera per l’intera Amministrazione.
“È vero – spiega Riccio -, il nostro ospedale vive da tempo una situazione di crisi che l’Amministrazione ben conosce e che, fin dal suo insediamento a settembre 2020, sta affrontando in ogni modo possibile con incontri ed interlocuzioni continue con il Direttore Generale dell’AORN San Pio, Mario Ferrante, che ha la diretta responsabilità dell’Ospedale, e con Antonio Postiglione, Direttore Generale Tutela della Salute e Coordinamento del Servizio Sanitario Regionale.

Di certo, la pandemia da Covid-19 ha ulteriormente aggravato la crisi del Sant’Alfonso, che da marzo 2020 in poi, a causa della riorganizzazione del San Pio in funzione anti Covid-19, è stato progressivamente sguarnito di personale e servizi, ma ha anche impedito di continuare in modo serrato le interlocuzioni istituzionali in atto per ottenere il rilancio del nostro ospedale.

Oggi che la pandemia fa intravedere concreti spiragli di ritorno alla normalità, ben venga la costituzione del Movimento Civico per l’Ospedale, che certamente coinvolgeremo nelle azioni già programmate per le prossime settimane e che prevedono gli incontri di una delegazione comunale con il management dell’AORN San Pio, il Direttore Generale Tutela della Salute, il Presidente della “V Commissione Sanità” del Consiglio Regionale della Campania e – siamo in attesa di un riscontro – lo stesso Presidente De Luca.

Dell’esito di questi incontri – conclude Riccio - l’Amministrazione darà puntuale ed immediata informazione all’intera cittadinanza, una cittadinanza che ha bisogno di chiarezza, che noi faremo, perché è una cittadinanza che ha vissuto e vive intensamente la crisi del Sant’Alfonso e che da tempo, anche insieme alle precedenti Amministrazioni (la crisi non è di oggi ma dura da oltre sei anni), si è battuta e si batte affinché il nostro Ospedale possa svolgere appieno il ruolo cui è destinato: quello di garantire il diritto alla salute alla popolazione di un comprensorio vasto e che abbraccia tre province della nostra regione”.