Solofra

Diventa operativo l'accordo sottoscritto un anno fa tra Stazione sperimentale Pelli (Ssip) e l’Autorità di Bacino Appennino meridionale per il Sarno. Obiettivo: controllo delle emissioni, tutela e salvaguardia ambientale del distretto consiario della Campania. Nell'area pilota individuata proprio nel distretto consiario di Solofra, nella parte alta del bacino del fiume Sarno, che rappresenta circa il 14% delle attività` manifatturiere dell'intera area, con più` di 100 aziende addette alla preparazione e alla concia del cuoio, fabbricazione di pelletteria saranno attuate le azioni del programma Teot. Il programma prevede fra l’altro verifiche in termini di impatto ambientale sullo stato degli impianti e dei processi produttivi delle aziende del settore conciario ma anche la mappatura e schedatura degli impianti, la predisposizione di misure di un processo di  attestazione ambientale da erogare a favore delle imprese che operano nel sano e sostenibile  sviluppo del territorio.
I tecnici della Stazione Sperimentale pelli saranno dunque chiamati ad affiancare le aziende nell'ottenimento della Attestazione ambientale, in tutte le sue fasi ovvero della compilazione del censimento con la scheda dati fino all’individuazione ed applicazione di azioni di miglioramento per la mitigazione del rischio ambientale. Le aziende dovranno indicare non solo la tipologia di produzione, ma anche di concia (al cromo, vegetale, mista, wet-white, metal-free, chrome-free) e saranno inoltre identificati tutti i prodotti chimici utilizzati nel processo produttivo, in particolare quelli più pericicolosi. Non solo. Dalla certificazione è possibile evincere anche tutte le autorizzazioni in possesso delle concerie, come vengono smaltite le acque reflue e i rifiuti e le emissioni in atmosfera.

Per il distretto della concia questo programma può davvero rappresentare una svolta green. Oltre al team tecnico-scientifico della Stazione sperimentale Pelli, fanno parte del gruppo di lavoro l’ingegnere Nicola Andreanini, responsabile dell’impianto di depurazione Aquarno e dell’impianto Ecoespanso, Aldo Gliozzi, direttore dell’Associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno e Fabio Montagnaro, ordinario di Impianti chimici presso l’Università Federico II di Napoli, che insieme all’ingegnere Daniela Caracciolo della Stazione Sperimentale, stanno coordinando un’attività di ricerca con focus sul  trattamento e la valorizzazione di fanghi derivanti dall’industria conciaria,  mirando alla riduzione del volume smaltito e al loro reimpiego come fonte energetica.