Il day after della visita dell'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Salerno presenta ancora strascichi e polemiche. Da Liberi e Uguali, attraverso il deputato Federico Conte, arrivano critiche al Pd: "La reazione del Pd salernitano alla visita in città di Giuseppe Conte, presidente di un governo che Pd e Leu hanno sostenuto con grande impegno, non è apparsa né giusta né di stile. Non basta un elenco di opere programmate e finanziate negli anni 80/90, e peraltro in gran parte incompiute, per nascondere lo stato di crisi in cui versa la città».
E qui il deputato di sinistra snocciola l'elenco dei problemi: «I fatti ci dicono che il Comune è in uno stato di pre-dissesto finanziario, con un monte debiti di circa 650 milioni; che non ci sono fondi per settori decisivi quali la tutela della qualità dell’aria e la riduzione dell’inquinamento, lo sport e le politiche giovanili, il turismo; che per gli asili nido siamo al di sotto dei livelli della città di Napoli e ci contendiamo uno degli ultimi posti con Reggio Calabria; che mentre si continuano a costruire grattacieli e nuovi appartamenti, pur essendoci migliaia di vani invenduti, lo standard a verde è di 3mq a cittadino a fronte di un media nazione di 31 mq, peggio anche di Napoli dove ci sono 10 mq di verde per ogni abitante; che la città è sporca e maltenuta; che è agli ultimi posti nazionali per reddito procapite e sostenibilità sociale. Credo che siano questi i temi di discussione da cui partire, anche per programmare al meglio l’utilizzo dei Fondi europei del Piano nazionale di ripresa e resilienza, a prescindere dalle diverse posizioni, senza cedere al rancore e all’ascia cieca del potere. La lista Salerno città aperta, con Elisabetta Barone sindaco, è nata per questo».
Nel campo pentastellato arriva il commento di Nicola Provenza: «Ha scelto Salerno per la sua prima uscita pubblica da presidente del Movimento Cinque Stelle. Ha scelto Salerno perché nella nostra città il Movimento 5 Stelle sta interpretando egregiamente il nuovo corso, nel segno di una rinnovata visione politica e di una maggiore apertura anche alla società civile», ha spiegato il deputato.
«Conte ha scelto Salerno per sostenere Elisabetta Barone, una candidata sindaca che, provenendo proprio dalla società civile, saprà esprimere al meglio una diffusa sensibilità da parte di una rete associativa estesa. Ha scelto Salerno perché questa alleanza può rappresentare un singolare esperimento nazionale - prosegue Provenza -. Ha scelto Salerno per declinare il concetto di salute integrata, sul quale ho lavorato con grande passione in ogni passaggio della mia attività politico-parlamentare. Ha scelto Salerno e questo nobilita il nostro massimo impegno per favorire una svolta radicale ed uscire da una evidente regressione politica, etica e culturale. Grazie Giuseppe Conte, Salerno è #ConTe», conclude Provenza.