E' scontro tra i residenti del Borgo di Capocastello a Mercogliano e un gruppo di nigeriani che da qualche mese si sono trasferiti in zona insediandosi presso un appartamento privato. L'episodio che si è registrato l'altra notte, quando gli stranieri avrebbero aggredito alcuni passanti con spintoni e minacce, è bastato a scatenare le polemiche al punto che un gruppo di cittadini ha avviato una raccolta di firme presentate al Prefetto di Avellino e al sindaco Vittorio D'Alessio per chiedere un intervento risolutivo.
La questione è stata immediatamente portata all'attenzione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito questa mattina a Palazzo di Governo alla presenza del Prefetto Paola Spena. Confermati e potenziati i dispositivi di controllo nella zona, in particolare nelle ore serali e notturne.
I protagonisti degli episodi che si sono registrati nel borgo di Capocastello non sono immigrati richiedenti asilo: da quanto si apprende sono persone fuoriuscite dal programma di protezione della Prefettura, alcuni di loro lavorano e hanno potuto affittare dei locali a buon mercato nella parte antica del comune irpino. Ma la convivenza con i residenti si fa ogni giorno più difficile. Gli abitanti della zona riferiscono di schiamazzi notturni e disturbo della quiete pubblica. A differenza di altri immigrati presenti in zona, questi non si sarebbero mai integrati.
Sulla vicenda è intervenuto anche Don Vitaliano Della Sala, vicedirettore della Caritas che ribadisce. “Sarebbe più utile intensificare i controlli delle forze dell'ordine. E' necessario che le autorità si facciano carico di questa situazione per far capire ai nigeriani che le regole vanno rispettate e non possono essere più tollerati certi comportamenti aggressivi e pericolosi. Tuttavia – aggiunge il parroco – certe iniziative non mi piacciono. Per carità, dietro quelle firme c'è tanta brava gente, ma non vorrei che ci fossero anche persone che non vedono l'ora di fare battaglie razziste. Le forze di polizia dovrebbero bastare a riportare l'ordine. Se a Capocastello si facesse una raccolta di firme per ogni rissa il sindaco sarebbe sommerso di petizioni. Allora – conclude Don Vitaliano – il mio appello è questo: non assecondiamo battaglie pseudo razziste ma nel contempo non possiamo permettere a questi stranieri allo sbando di fare come vogliono senza rispettare le regole della convivenza civile”.