Benevento

In un momento difficile, difficilissimo, è giusto dare responsabilità a chi di responsabilità già ne ha e ne ha avute. E' questo il sentiment che si sta facendo strada nella federazione provinciale di Benevento per decidere le prossime mosse del Partito Democratico, su un terreno come detto minato e alla vigilia di un periodo cruciale per il futuro della federazione stessa. Un sentiment che oggi conduce al nome di Mino Mortaruolo.

Perché? Riavvolgendo il nastro delle ultime tribolate settimane si ricorderà che uno scontro ormai evidente in seno alla federazione sannita, tra una parte maggioritaria della segreteria, ostile a Mastella, e l'area che, vicina al governatore De Luca, si è schierata con il primo cittadino uscente alle comunali è divampato. E' divampato con un'assemblea contestatissima, finita davanti agli organi di garanzia regionali e nazionali, com'è noto.

Sì perché l'assemblea provinciale del Pd tenutasi a Molinara nello scorso Luglio era stata convocata irritualmente da Carmine Valentino, segretario provinciale in carica...ma le assemblee di norma le convoca il presidente. Presidente, Rossano Insogna, che non aveva rinnovato la tessera nei tempi secondo la federazione provinciale, e per questo decaduto e impossibilitato a convocare. Ma non secondo Insogna, che si è rivolto alla commissione di garanzia del Partito: quella nazionale ha dichiarato sì decaduto Insogna, nominato un commissario e l'assemblea provinciale da convocare per eleggere il nuovo presidente.

E dunque Mortaruolo: sì, perché dai rumors emergerebbe la possibilità che il consigliere regionale, che del Pd è stato pure segretario provinciale, possa fare da “presidente traghettatore”. In fin dei conti Mortaruolo, come nel suo stile, è stato sempre cauto sulla vicenda: auspicando se non la ricomposizione che pare impossibile almeno una dialettica serena nei luoghi deputati, nel congresso appunto. E dunque potrebbe accettare il ruolo della presidenza provinciale, convocare l'assemblea de quo e alla fine portare il partito al congresso che per i motivi di cui sopra si annuncia acceso. E qui, chiaramente si esaurirebbe il suo compito di “presidente traghettatore”, qualora lo accettasse.