Benevento

E pronta alle parole di De Pierro arriva la replica del Pd, con il vicesegretario provinciale Cacciano: «Nelle ultime ore notiamo un nervosismo crescente tra le fila dei “nuovi mastelliani” o, nel caso di taluni, “mastelliani di ritorno”.

Colti sul fatto mentre tentavano di “arrabattare” - alludendo a premi e riconoscimenti futuri - candidati per una lista che evidentemente stenta a decollare, sfogano tutta la loro rabbia in comunicati stampa fiume dalla valenza politica pari a zero.

Ogni qual volta, poi, qualcuno ricorda loro cosa pensavano e scrivevano solo pochi mesi fa dei “compagni di viaggio” che si sono scelti invocano 'la macchina del fango' e il 'metodo Boffo'. De Pierro, inoltre, sfocia nel surrealismo, chiamando in causa persino le coscienze altrui. E la sua, invece? Ha già dimenticato le parole accusatorie e feroci che gli destinava il suo attuale candidato sindaco solo perché aveva osato affrancarsi da lui?

Ancora una volta gliele ricordiamo noi: "... al novello giurista De Pierro - scriveva Mastella il 3 marzo 2017 - che si spinge a citare la Sezione regionale di controllo per il Veneto della Corte dei Conti, consiglio di non andare così lontano a cercare esempi da invocare sul tema ‘diritti dei lavoratori e delle lavoratrici’. Il territorio è pieno di violazioni delle norme e soprusi realizzati a danno dei lavoratori, a volte utilizzati come bacino elettorale, minacciati di licenziamento, rinnovati nei contratti a tempo secondo logiche non proprio di mercato. De Pierro, di cui ciascuno può valutare la coerenza, - sosteneva sempre Mastella - ha la fortuna di poter sfruttare l’esempio della ditta familiare di pulizie, per prendere visione di una realtà non proprio veneta". 

Caro De Pierro: questa sì che era 'macchina del fango’ e, come ricorderai, il PD si espresse a tua difesa. A quanto pare, però, lo sporco che ti hanno gettato addosso lo hai già lavato. Problemi tuoi. Ma la prossima volta, almeno, prima di interrogare le coscienze altrui conta fino a dieci. Perché questo è tema che proprio non ti compete».