Avellino

L'avventura di Mamadou Kanoute con la maglia dell'Avellino è iniziata poco dopo le 20. Accompagnato dal suo procuratore, l'avvocato Maurizio De Rosa, il jolly offensivo senegalese ha raggiunto il “Partenio-Lombardi” dove ad attenderlo c'erano il segretario del club biancoverde, Tommaso Aloisi, il team manager Giuseppe Matarazzo e l'addetto stampa Alfonso D'Acierno. Il tempo di firmare il contratto, preparato per lui dal direttore sportivo Salvatore Di Somma, e l'attaccante è uscito dagli spogliatoi per un saluto, accompagnato da un “forza lupi!” di rito. Il Palermo lo ha svincolato per permettergli di legarsi per le prossime due stagioni all'Avellino. Braglia lo ha fortemente voluto per la sua versatilità tecnica, che fa passare in secondo piano anche la sua stagione con un solo gol all'attivo e non continua sotto il profilo del rendimento, ma in cui ha comunque disputato 35 partite. Proprio in Sicilia, Kanoute ha dimostrato una crescita sotto il profilo dei ruoli che è in grado di ricoprire: non solo esterno in un tridente, ma anche trequartista, falso nove ed esterno offensivo in un centrocampo a 5. Insomma, il calciatore ideale per contribuire, al pari di Micovschi, finalmente in arrivo, a sviluppare più sistemi di gioco: dal 3-4-2-1 al 3-4-3 fino ad arrivare al 3-5-2, ma anche al 4-3-3 e al 4-4-2. Domani il primo allenamento con i nuovi compagni di squadra, che, intanto, oggi sono tornati a sudare (più che mai, date le temperature desertiche) tra le mura dello stadio amico.