Napoli

“C'è solo un capitano”. A Castel di Sangro i tifosi hanno sintetizzato in un coro il proprio pensiero in merito all'intricata matassa relativa al rinnovo di Lorenzo Insigne: nel calcio senza bandiere non c'è voglia di ammainare la propria. Più semplice a dirsi che a farsi perché la situazione, per quanto riguarda il prolungamento, è ormai nota e complicata. La forbice tra domanda e offerta per andare avanti insieme e terribilmente ferma al palo, ancorata a due milioni di euro. Non noccioline. E così non si può davvero escludere alcun tipo di epilogo. Perfino la cessione, che il Napoli avallerebbe per almeno 25 milioni in modo da evitare, in mancanza di accordo, di perdere il folletto di Frattamaggiore a parametro zero. Non è, però, da escludere neppure che Insigne resti e giochi in azzurro fino ad arrivare a naturale scadenza del contratto per poi monetizzare la sua partenza permettendo al club che vorrà investire su di lui di risparmiare il costo del cartellino garantendogli un maxi ingaggio. Si vedrà. Intanto, sul fronte mercato, torna d'attualità in maniera prepotente un vecchio pallino di Giuntoli: Jeremie Boga. C'è da battere la concorrenza dell'Atalanta, in ribasso le quotazioni del Marisiglia. Il lungo inseguimento al talento franco-ivoriano del Sassuolo potrebbe essere coronato negli ultimi giorni della finestra estiva di trattative.