Avellino

Questa sera allo stadio “Liberati”, in occasione del primo turno preliminare di Coppa Italia, l'Avellino non potrà contare sul supportro del proprio tifo organizzato. A tal proposito, in mattinata, il direttivo della Curva Sud ha diramato un comunicato per precisare il perché della scelta di non essere presenti sugli spalti: “A poche ore dalla gara di Coppa Italia, che di fatto sancisce l'inizio della nuova stagione della Nostra Amata, ci teniamo a chiarire la nostra posizione. Ne abbiamo sentite tante: prima i vaccini, poi i green pass, infine il tampone. Ma i dubbi ci assalgono: viaggiamo per 5 ore in 9 in un furgone, muniti di vaccino, green pass e tampone e ci vogliono mettere distanziati, con mascherine, senza striscioni, bandiere, tamburi e megafono. Ma se siamo muniti di tampone e green pass perché dobbiamo stare distanziati? Non sapevamo, inoltre, che uno striscione e delle bandiere favorissero la trasmissione del Covid. Per non ultras l'aggregazione è alla base della nostra essenza e senza aggregazione non ha senso il Movimento. Ci preoccupa che la pandemia possa essere un pretesto per estirpare “la minaccia degli ultras” e per cancellare questa sottocultura. Dalla pandemia alla prevenzione per evitare contagi siamo passati al divieto di portare bandiere e striscioni, al perenne distanziamento e ai posti a sedere. A tutto questo diciamo no per l'ennesima volta e rinunciamo a seguire i nostri amati colori, a queste condizioni. Ma la nostra rinuncia non vuol dire resa. Non conta quanti, conta come!”.