Montoro

Il caso del Pronto Soccorso approda nell'assise comunale di Montoro. Un consiglio monotematico straordinario per affrontare le vicende relative al depotenziamento del vicino ospedale Landolfi di Solofra ma anche e del presidio medico Tobagi, una struttura territoriale che sconta forte carenza di personale. Dopo oltre due ore di interventi si è giunti all'approvazione di un documento che prende atto della situazione in cui versano le strutture sanitarie della Valle dell'Irno e si chiede l'apertura di un tavolo permanente con i vertici regionali sui temi della sanità.

In sostanza nel documento si chiede che, a fronte della chiusura dei reparti di Ginecologia ostetricia e Pronto soccorso, nella fase di rimodulazione dell'offerta si inseriscano servizi connessi all'effettiva domanda delle comunità interessate. “Restano delle forti perplessità che riguardano il nuovo punto di primo intervento – scrivono i consiglieri che hanno sottoscritto all'unanimità il documento – Evidenziamo la necessità immediata di implementazione del servizio di soccorso h24 e una consulenza ambulatoriale permanente”. In pratica si vuole assicurare una “Stabilizzazione vera del paziente prima di essere trasferito al Moscati di Avellino. Inoltre è necessario allestire un Utic (unità di terapia intensiva cardiologica) con due tre posti di osservazione e primo intervento”. Infine la partita più grande per il montorese si gioca sul ruolo che dovrà avere di nuovo l'ex distretto sanitario. “Chiediamo che la struttura sia rilanciata e che partano subito le gare da 800mila euro con assunzione di personale medico”.

Questa la sintesi di una discussione nata a seguito della manifestazione di protesta popolare che si tenne a Solofra qualche settimana fa, in cui centinaia di cittadini di Montoro Solofra e Serino scesero in piazza per chiedere che sia scongiurata la chiusura del presidio del Landolfi, unico riferimento sanitario per un bacino di oltre 100mila abitanti. “Non un doppione, come è stato detto - ha dichiarato l'ex sindaco Mario Bianchino, capogruppo di Montoro Democratica - Bisogna guardare alle esigenze dei cittadini. il servizio pubblico deve essere garantito a tutti".

A tirare le somme il sindaco Girolamo Giaquinto, consigliere provinciale e riferimento di Italia Viva, che ha voluto riportare la questione in un perimetro più istituzionale. “Il che non significa rinunciare alle istanze dei cittadini – spiega – Lavoreremo per recuperare il confronto con Moscati e Regione. Ma saremo fermi e vigili su due punti: tempi certi e condivisione dei contenuti di questa riorganizzazione”.