Giffoni Valle Piana

"Un'edizione intensa, morbida, molto più difficile di tante altre, che siamo riusciti a portare a termine con la stessa determinazione che l'anno scorso ci ha consentito di essere i primi a ripartire in presenza". Il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi, commenta così l'ultimo giorno di "Giffoni50Plus", nel corso della conferenza stampa a cui hanno preso parte Lucia Borgonzoni, sottosegretario del Ministero della Cultura, Mariella Troccoli, dirigente del servizio cinema e audiovisivo presso il Ministero della Cultura e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei.

"Quest'anno ho voluto abolire la parola direttore e ho scelto di presentarmi ai tremila ragazzi che ci hanno seguito in presenza, a cui si aggiungono i duemila che lo hanno fatto in collegamento dai nostri hub, come un padre - ha detto -. In un momento difficile, dopo lunghi mesi di restrizioni dettate dall'emergenza sanitaria, un buon padre stravolge le regole e pensa ai suoi figli. Per questo mi sono concentrato sul viaggio, ma senza mai dimenticare le radici e i valori della nostra terra. Quando c'è una guerra i direttori non servono, c'è bisogno di dare fiducia e speranza. Anche a Bergamo, dove abbiamo tenuto la conferenza stampa di presentazione del festival, ho esordito dicendo: vi voglio bene. E lo stesso faccio qui, per sottolineare quel senso fortissimo di appartenenza alla famiglia di Giffoni, una realtà piccola ma desiderata in ogni angolo del mondo".

Rivolgendosi ai ragazzi presenti nella sala blu della Multimedia Valley e a quanti hanno seguito l'incontro on line, Gubitosi ha ricordato l'impegno "per garantire il massimo della sicurezza a tutti. Anche per questo non ho esitato a cancellare, seppure con sofferenza estrema, i concerti serali all'aperto. Avevamo migliaia di prenotazioni, ho chiesto scusa, ho ricevuto anche delle critiche, ma è in questi momenti che un buon genitore deve prendere delle scelte e io l'ho fatto".

Il claim di "Giffoni50Plus" è stato “Un grido di felicità”: "Il nostro grido di felicità - spiega Gubitosi - è un inno alla vita: per questo abbiamo voluto donare alle coppie di GIffoni che hanno avuto un figlio nel 2021 un passeggino, in collaborazione con Chicco: la ripartenza è un viaggio e noi volevamo accompagnare questi bambini e queste famiglie nel viaggio più bello, quello alla scoperta del mondo".

Ai ragazzi una promessa: "Se vi vaccinerete tutti e continuerete a rispettare le regole, l'anno prossimo la sezione IMPACT! non avrà meno di duecento iscritti, dall'Italia e dall'estero e i giurati torneranno ad essere 6500. Mi auguro che anche le famiglie tornino ad accogliere i nostri giovani nelle loro case, perché da sempre siamo un modello di offerta culturale e di accoglienza".

Gubitosi ha poi annunciato la nascita a Giffoni dell’Osservatorio sul Next Generation Eu: "I prossimi anni saranno decisivi per il destino dell’Italia, e in particolare dei suoi giovani. La grande occasione offerta dal Next generation Eu, quello che impropriamente si continua a chiamare Recovery Fund, ci impone un rigore assoluto per far sì che quei soldi in arrivo dall’Europa, che comunque creeranno debito per le future generazioni, vengano spesi nel modo più appropriato, soprattutto che vengano destinati realmente alle prossime generazioni. Se, dunque, sono i giovani i protagonisti del cambiamento atteso con gli investimenti europei, sono proprio i giovani che hanno il dovere di ‘controllare’ che effettivamente quei fondi vengano spesi per progetti che guardano al futuro. Ecco, dunque, che Giffoni si propone di essere l’osservatorio privilegiato per valutare e seguire tutti i progetti legati al Next Generation Eu, un osservatorio in grado di verificare il reale impatto sul futuro degli investimenti che saranno programmati. Attraverso un’analisi continua e puntuale dei progetti finanziati dal Next Generation Eu, condotta da analisti e giornalisti selezionati tra i migliori giovani giffoner e non solo, si cercherà di raccontare la rinascita di questo Paese vista con gli occhi dei ragazzi, che dovrebbero essere i maggiori destinatari dei finanziamenti previsti dall’Europa. Un vero e proprio whatchdog per monitorare costantemente - anche attraverso la collaborazione con le maggiori istituzioni pubbliche e private coinvolte - la situazione dei finanziamenti europei e assicurarsi che vadano a sviluppare progetti per le generazioni future. Da Giffoni, insomma, parte la carica dei ragazzi, che vogliono certezze e rassicurazioni. L’occasione è unica, e non può essere lasciata alla sola gestione degli adulti: i ragazzi sono il nostro presente e insieme costruiamo il futuro". Poi l'invito ad adottare Giffoni e a farsi adottare, in uno scambio che possa contribuire a cementare la rete di conoscenze e relazioni.

"Io Giffoni l’ho già adottato ed in verità è Giffoni ad aver adottato me": inizia così l’intervento del sottosegretario del Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni. Per lei un ritorno a Giffoni dopo la presenza lo scorso giugno in occasione dell’inaugurazione della nuova Sala Truffaut: "Ripeto spesso - ha aggiunto - che sono intervenuta per la prima volta in pubblico da Sottosegretario qui a Giffoni. Ed è stata per me una delle esperienze più belle e per la quale ringrazierò sempre Claudio".

C’è un insegnamento che i ragazzi devono portare a casa da Giffoni: "Imparate - ha detto - che tutto è possibile. Se hai un sogno e ci credi veramente, lo puoi realizzare. Giffoni insegna proprio questo. E ora voi siete il sogno che si concretizza. Siete la realtà del sogno".

Il ministero della Cultura vuole essere vicino ai giovani. Come? Si parte dalla scuola, usando proprio il linguaggio del cinema e dell’audiovisivo: "Come ministero - ha aggiunto - ci crediamo. Crediamo che l’audiovisivo rappresenti lo strumento più immediato per trasmettere le emozioni. Continuiamo in questo senso ad investire nelle scuole. È alla firma il nuovo bando relativo al Piano nazionale cinema per la scuola che vale trenta milioni di euro". E, poi, ci sono i fondi europei, quelli del Pnrr: devono andare ai giovani, ribadisce il Sottosegretario. Devono creare occupazione e nuova economia.

E se i giovani sono centrali, la creatività è la parola d’ordine: "Stiamo scrivendo un bando - ha spiegato Borgonzoni - per un valore di 165 milioni di euro per le imprese creative. A questo proposito chiedo aiuto proprio ai ragazzi. Fateci avere le vostre idee, fatelo con i vostri tempi che sono smart, dateci una mano perché il mio obiettivo è quello di incrociare le vostre esigenze e rispondere alle vostre domande".

La parola ai giovani in un Ministero che deve diventare più giovane: "Tra i miei obiettivi - ha detto - dare vita ad una Direzione del Ministero dedicata alla musica”. E, ancora, la valorizzazione del made in Italy legata a quella capacità tutta italiana di fare cinema di qualità: “Pensiamo - ha spiegato – ad un grande investimento su Cinecittà che non vuol dire investire su Roma ma su tutta l’Italia, affidando questo brand a tutti gli studi presenti sul territorio”.

A chiudere l'incontro, la testimonianza di tre juror: Giulio, 15 anni di Milano, a Giffoni da 10; Alessandra, 16 anni di Rutino e Ezio, 19 di Reggio Calabria: ognuno ha raccontato un'esperienza giudicata “unica e indimenticabile”.