Napoli

E’ stata la giornata più tribolata ma anche la più bella della sua carriera. Giuseppe Vicino ha vinto la medaglia di bronzo con il quattro senza che ha perso in mattina Bruno Rosetti, positivo al covid 19 dopo il consueto tampone giornaliero. 

“Stavo scendendo per fare colazione” ha raccontato il canottiere napoletano, “ero l’ultimo del gruppo, e noto subito fermento. Non faccio in tempo ad avvicinarmi che vengo dal dottore, che mi dice di non muovermi. Il primo pensiero è stato subito di avere il Covid, poi mi è stato detto di Bruno. È calato il gelo, poi ho iniziato a concentrarmi su cosa sarebbe successo. Ho resettato subito al momento in cui ho saputo che in barca con noi sarebbe montato Marco Di Costanzo. Da quel momento, per me è stato come se Marco fosse stato in barca con noi sin dall’inizio, e subito gli ho detto che dovevamo andare a prenderci la medaglia. Lo abbiamo fatto. Abbiamo vinto contro il Covid, e non solo, visti come sono andati gli ultimi metri della gara. Oggi era un campo era difficile da gestire, c'era del forte vento laterale. Gli ultimi 200 metri poi sono stati stupendi ed è arrivato questo bronzo straordinario per il nostro percorso”.

Per il napoletano Giuseppe Vicino è la seconda medaglia Olimpica dopo il bronzo di Rio de Janeiro, ma questa pesa di più perché oltre ad essere una riconferma, è stata vinta in una giornata in cui è veramente successo di tutto.