Tanto amaro in bocca per Tammaro Cassandro al termine della finale disputata nella speicalità dello Skeet. Il ragazzo di Capua aveva fatto un percorso eccezionale in qualificazione presentandosi all’atto decisivo, quello dove si assegnano le medaglie, con 124 piattelli colpiti su 125.
Al cospetto dello statunitense Hackock, dell’infinito Abdullah Al-Rashidi, di Kallioinen, Hansen e del francese Delaunay, l’azzurro ha sofferto tremendamente la pressione e l’emozione della prima finale Olimpica a 28 anni. Tammaro Cassandro ha iniziato sbagliando subito dopo quattro piattelli perdendo sicurezza. Errori che si sono susseguiti e dopo la prima serie composta da venti piattelli da abbattere è arrivata l’eliminazione col punteggio di 16.
Una mazzata tremenda soprattutto da l punto di vista psicologico, e le lacrime, immortalate dalla regia internazionale, hanno confermato quanto il casertano fosse convinto di potersi giocare fino alla fine qualcosa di importante con i grandi dello Skeet mondiale. Così però non è stato e per lui l’appuntamento sarà a Parigi nel 2024 quando con tre anni e tante gare di Coppa del Mondo in più, potrà essere uno dei favoriti alla conquista di una medaglia che è il suo grande sogno.