Montaguto

"Quello degli incendi boschivi, una vera calamità delle regioni mediterranee, è un grande problema etico per la nostra società. Perché questi roghi, non solo bruciano risorse, naturali ed economiche, compromettono il territorio e l’ambiente, inquinano l’atmosfera terrestre producendo gas, polveri sottili ed anidride carbonica, mettono a repentaglio vite umane, ma in sè costituiscono, nella  maggioranza dei casi, un fattore di squilibrio, di ingiustizia e di prevaricazione  all’interno della società, quando il fenomeno si presenta associato a logiche di natura dolosa."

Ad affermarlo è il sindaco di Montaguto Marcello Zecchino all'indomani del dibattito pubblico tenutosi in paese sul tema: "Prevenzione e lotta agli incendi boschivi."

"La Chiesa stessa, attraverso le parole del papa, ha più volte espresso una severa condanna morale nei confronti del fenomeno degli incendi, definiti crimini contro l’umanità.

Si ha quasi l’impressione che il fenomeno esteriore degli incendi boschivi sia la punta di un iceberg che va al di là dei fuochi che tutti vedono, e che rappresenti un dominio inesplorato. In verità, gli interessi in gioco, sui quali possono fondarsi le motivazioni delle azioni illegali all’origine del fenomeno sono molteplici e contrastanti. Occorre però comprendere bene le dinamiche delle azioni colpose o criminose in questo campo per poterle efficacemente contrastare.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica e far accrescere in ognuno di noi quel senso civico che deve essere la bussola di ogni cittadino abbiamo fortemente voluto promuovere questo convegno nella speranza di poter in qualche modo contribuire alla miglior conoscenza del problema, per fronteggiare le situazioni di  emergenza e di propiziare una collaborazione istituzionale."

A Montaguto il rischio incendio non è un rischio naturale, ma direttamente antropico, poiché antropiche sono le più frequenti cause di incendio e, a causa della cattiva gestione del combustibile naturale, si generano situazioni di pericolo per vite umane, società, economie ed ecosistemi naturali. Le modificazioni negli usi del suolo, insieme allo spopolamento e alla conseguente diminuzione del presidio sul territorio, hanno inciso fortemente sul verificarsi degli incendi.

Le conseguenze per l’equilibrio naturale sono gravissime e i tempi per il riassetto dell’ecosistema forestale e ambientale molto lunghi. Le alterazioni delle condizioni naturali del suolo causate dagli incendi favoriscono inoltre i fenomeni di dissesto dei versanti provocando, in caso di piogge intense, lo scivolamento e l'asportazione dello strato di terreno superficiale.

"Un esempio calzante è rappresentato dai lavori di messa in sicurezza del versante “Costa del Santo” interessato da un vasto incendio lo scorso anno sovrastante la Strada Statale 90 “delle Puglie”; in questi giorni Anas sta realizzando opere di protezione che comporteranno una spesa di 1.200.000 €."

Per contrastare questa situazione l’amministrazione ha aderito al progetto “Banca delle terre abbandonate e incolte e misure per la valorizzazione dei beni non utilizzati nelle Regioni del Mezzogiorno”. La misura prevede che i Comuni delle 8 Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) avviino procedure di valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare e di terre che risultino in stato di abbandono da lungo tempo, assegnandoli in concessione sulla base di progetti di valorizzazione presentati da giovani. “Banca delle Terre” è uno strumento che consente ai Comuni di creare opportunità occupazionali e di reddito per i giovani residenti, attraverso: la generazione di proposte imprenditoriali di valorizzazione del patrimonio pubblico di terre e di immobili, l’incentivazione dell’imprenditoria giovanile sul proprio territorio.

All'incontro hanno preso parte il dirigente della protezione civile della regione Campania Campania Claudia Campobasso, il presidente della comunità montana ufita Raffaele Fabiano, il comandante del gruppo carabinieri forestali di Avellino, colonnello Fernando Sileo e il comandante dei vigili del fuoco di Avellino Mario Bellizzi.

"Un appello da parte di tutti gli intervenuti è stato rivolto al senso civico dei cittadini affinché tutti si sentano operatori di protezione civile. Un sentito ringraziamento da parte della comunità e dei boschi di Montaguto ai relatori che con la loro presenza all’evento hanno reso significativa una giornata all’insegna della prevenzione, testimoniando vicinanza istituzionale alle piccole comunità."