Può succedere di tutto e io spero di venire a festeggiare a Casa Italia”. Luciano Serafica raggiungerà Tokyo con sensazioni contrastanti: da una parte “una tristezza infinita” per la situazione di un Giappone preoccupato per l’andamento della pandemia, dall’altra la gioia e l’orgoglio per la prima Olimpiade della Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard, con il surf al debutto nel programma a cinque cerchi. “L’Olimpiade è un’esperienza unica, il sogno di ogni federazione, di ogni manager sportivo e soprattutto di ogni atleta – osserva Serafica all’Italpress – E’ il coronamento di una carriera. Questa sarà un’edizione anomala, è vero, ma per noi sarà la prima e dunque mi sembrava doveroso essere a Tokyo anche per ringraziare il surf e Leonardo Fioravanti che ha conquistato la qualificazione. Vivrà un’esperienza unica che potrà raccontare e questo mi rende felice”.
Tra controlli continui e timore per i contagi, in Giappone la situazione non è semplice, soprattutto per chi arriva dall’estero. “Ho ricevuto feedback poco incoraggianti – ammette Serafica – Il contesto sembra peggiore di quanto immaginavamo. Io starò 4 o 5 giorni: vista la situazione, in teoria vorrei tornare presto ma spero invece di poter essere a Casa Italia per festeggiare una medaglia”. Dopo aver staccato il biglietto per il Giappone all’ultimo momento, Fioravanti a Tokyo non ha negato le speranze di arrivare sul podio: “Se guardate al ranking mondiale, i due brasiliani sono molto forti (il numero uno Gabriel Medina e il numero 2 Italo Ferreira, ndr) e saranno duri da battere, ma alla fine è sempre una gara di surf e tutto può succedere. Io penso alla finale ogni giorno: mi sento bene, sono in grande forma e ora devo gareggiare nel modo migliore, poi vedremo che succederà. Io ci credo”.
(ITALPRESS).