Benevento

Sono dodici le persone che figurano nell'avviso di conclusione dell'inchiesta del sostituto procuratore Patrizia Filomena e Rosa e della guardia di finanza sulla gestione del Consorzio agrario provinciale. Bancarotta, questa l'ipotesi di reato contestata, a vario titolo, a Giacomo Papa e Valentina Rettino, commissari liquidatori, rispettivamente, dal 2 dicembre del 2009 all'8novembre del 2013 e dall'8novembre del 2013 al 12 novembre del 2019; Roberto Russo, Luigi Muraca, Giulio Vecchione, Giovanna Razzano, componenti del Comitato di sorveglianza liquidatori; Simonetta Moleti, Gianluca Scarponi e Mara Pepe, componenti dell'Autorità di vigilanza; Nicola De Girolamo, direttore generale e commissario ad acta del Consorzio dal 2001 al 2018; Fabio Corda, commissario ad acta del Consorzio, Maurizio Boffa, attestatore del Consorzio.

Nel mirino degli inquirenti la presunta distrazione e dissipazione di somme di denaro riconducibili al Consorzio, in liquidazione coatta amministrativa dal 1996, che avrebbe creato problemi alla massa creditizia. Attenzione puntata, inoltre, sulla tenuta dei libri e delle scritture contabili, che non avrebbe reso possibile la ricostruzione del patrimonio e la movimentazione degli affari, e sull'esecuzione di pagamenti a favore di alcuni dei creditori.

Tutto ciò, sostiene la Procura, avrebbe determinato il consolidamento e l'incremento di una rilevante sproporzione tra attivo e passivo- con debiti pari a oltre 62 milioni di euro e risorse disponibili per circa 27 - e la formazione di uno stato di insolvenza irreversibile che avrebbe dovuto determinare gli organi del Consorzio alla richiesta di scioglimento. Invece, sarebbe stato perpetrato, anche attraverso le istanze di concordato, tutte rigettate, l'esercizio provvisorio del Consorzio.

L'inchiesta, avviata nel 2017 e supportata da una consulenza, era stata scandita nel marzo del 2019 da una serie di perquisizioni operate dalle fiamme gialle, su ordine del Pm, in più centri.

Difesi dagli avvocati Nazzareno Lanni, Mario Tomasiello, Pietro Farina, Sergio Rando, Luigi Giuliano, Angelo Cutillo, Anselmo Torchia e Pietro Chiodo, gli indagati hanno adesso venti giorni a disposizione per chiedere di essere interrogati o produrre memorie; esaurita questa fase, il Pm procederà alle eventuali richieste di rinvio a giudizio.

Nato nel 1901, il Consorzio agrario, ripetutamente al centro di polemiche di natura politica, è stato per decenni il gioiello dell'economia sannita. Attraversato dalla crisi, nel 1992 era finito in amministrazione controllata: prima tappa di una parabola discendente che successivamente ne avrebbe registrate altre all'insegna della nomina di più commissari, della dismissione di alcuni settori e della riduzione dell'organico.