Giffoni Valle Piana

"Siamo in Italia l'unica Regione in cui resta l'obbligo di indossare la mascherina anche all'esterno. Vi dico perciò di usarla sempre. Non è un martirio, ma un aiuto importante ad impedire il contagio" Così il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca nel corso dell'inaugurazione dell' edizione 50plus del Giffoni Film Festival, in programma a Giffoni Valle Piana fino al 31 luglio. Durante l' incontro con i ragazzi, il governatore ha toccato il tema delle mascherine, ancora obbligatorie in regione "I dati di oggi dicono che i positivi sono 292 in Campania. Siamo davvero sulla soglia."

"La libertà non può esistere se scollegata al principio di responsabilità. Sento cose che fanno ridere o piangere da parte di alcuni esponenti politici che vedono in questi comportamenti un attentato alla liberta'. La liberta' e' tale perche' ha dei limiti, altrimenti non esiste. Una democrazia che non tenga insieme liberta' e responsabilita' e' destinata a morire. Abbiamo percio' bisogno di una grande presa di coscienza. Dobbiamo completare la vaccinazione. Dobbiamo essere rigorosi nei comportamenti". Ha continuato De Luca. 

"Invece si preferisce fare la movida e assumere comportamenti idioti - ha aggiunto - Ci si scambia le bottiglie di quelle porcherie che vi danno da bere e questa sarebbe una prova di liberta'? Qui bisogna comprendere che di questo passo si chiude di nuovo tutto. Chi assume una posizione del genere e' un nemico della liberta', delle relazioni in presenza, della didattica in presenza. Chi si comporta cosi' e' amico delle chiusure".

"La Campania ha ricevuto meno vaccini di tutte le altre Regioni. Questo e' uno scandalo nazionale. Tranne me nessuno ha combattuto per superare questa vergogna. Invece dovremmo riuscire ad essere il Sud dell'efficienza e allora potremmo avere piu' forza nel portare avanti le nostre battaglie e potremmo cosi' contrastare quell'eccesso di centralizzazione che riscontro nel Piano di Ripresa". Ha aggiunto il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Sollecitato dalle tante domande dei giovani, sono stati toccati diversi temi, tra cui la distribuzione dei fondi Europei. "La Campania ha fatto una battaglia per la distribuzione equa dei fondi europei. - ha detto De Luca - Qualche riscontro positivo l'abbiamo avuto, ma non nei termini necessari. Gli investimenti europei servono a recuperare i ritardi storici che abbiamo nel nostro Paese che sono di tipo territoriale, di tipo sociale, di genere e che si traducono in disparita' sul piano occupazionale".

"Se pero' davvero si volesse fare realmente un'opera di superamento del divario - continua De Luca - non dovremmo destinare al Sud il 34% delle risorse, ma dovremmo avere il doppio. Questo non accade perche' siamo in un Paese in cui non c'e' una classe dirigente con questa ispirazione ideale e lo stesso vale per le forze politiche. Nel dopoguerra la questione meridionale e' stato un tema che accomunava tutti i partiti. Tutto questo oggi non c'e' piu'. In Italia il Sud continua ad essere considerato la palla di piombo ai piedi del Paese. E' anche vero che noi stessi abbiamo fatto di tutto per screditarci, con esempi di cattiva amministrazione, ma e' altrettanto vero che oggi non ci sono spinte ideali tali da reggere la battaglia per superare il divario. Oggi la Campania e' ultima per riparto del fondo sanitario, questa e' una vergogna che grida vendetta".

Il governatore della Campania ha parlato anche di criminalità: "La camorra la dobbiamo affrontare in due modi, affermando da un lato la cultura delle regole e dall'altro la cultura dello Stato e della repressione, parola che uso senza alcun imbarazzo. La poverta' su questo fronte non puo' essere un alibi. So bene che chi nasce in quartieri a rischio puo' gia' essere condannato. In questo caso bisogna intervenire con un programma specifico che spezzi la catena della vendetta che spesso alimenta il proliferare della delinquenza. Fatto il lavoro di recupero sociale, si arriva poi al punto in cui lo Stato deve fare la sua parte, anche con mezzi repressivi".

E di ambiente: "L'ambiente e' un obiettivo strategico. Vogliamo fare della Campania la Regione piu' verde d'Italia. Sembra impossibile ma possiamo farcela. Abbiamo un problema legato all'abusivismo. Su questo l'ideologizzazione del problema non aiuta. L'abusivismo porta all'inquinamento anche dei terreni agricoli e dei corsi d'acqua. Il risultato di questo ideologismo e' che non e' cambiato nulla e, anzi, si continua ad inquinare. Su questo fronte stiamo cercando di completare le reti fognarie e dei depuratori. Cosi' puntiamo ad essere la Regione piu' monitorata d'Italia dal punto di vista ambientale. Le terre dei fuochi, percio', sono in altre parti d'Italia. Su questo paghiamo anche il prezzo di campagne mediatiche di aggressione non piu' motivate", 

E ha concluso, tra gli applausi dei ragazzi "Stiamo lavorando, poi, molto nel campo della ricerca, in particolare sull'aerospazio, sull'automotive, sull'agroalimentare e sul sistema moda. Vogliamo, inoltre, approfondire il discorso dell'idrogeno come combustibile verde".

A margine dell'appuntamento con i ragazzi, il governatore ha poi fatto il punto con la stampa: “ Oggi è una giornata importante, arriva l’Italia un grande messaggio di speranza di fiducia per il futuro. Ovviamente questo evento si celebra in un momento estremamente delicato e quindi va vissuto anche con grande senso di responsabilità evitando assembramenti cercando di rispettare le regole. Chi insegna ai giovani che la libertà non ha limiti è nemico dei giovani e prepara per loro anni bui. Dobbiamo insegnare ai giovani che la vita è fatta di sacrificio, di studio e di competenza.  Dobbiamo venire fuori dalla pandemia altrimenti tutto quello che possiamo immaginare diventa illusori, dobbiamo tornare alla vita normale a una vita da umani, e ad un' economia pienamente rilanciata. Chi dice no le mascherine condanna a morte l’economia e ritarda il ritorno alla normalità."

Ed ancora, su vaccinazioni e didattica a distanza: "Abbiamo vaccinato con due dosi tutto il personale scolastico, docente e non docente. Siamo la prima regione Italia ad aver immunizzato, con due dosi, tutto il personale scolastico. Per quanto riguarda i giovani, su 530.000 giovani della fascia di età 12-18 anni si sono iscritti 220.000 e di questi abbiamo un 75% di ragazzi che hanno già fatto la prima dose e un 50% la seconda dose. Dobbiamo completare la vaccinazione per questa fascia di età utilizzando questi 10 giorni di luglio, qualche giorno di agosto e preparandoci a fare una campagna vaccinale di massa dall’ultima settimana di agosto a tutto il mese di settembre. Diciamolo con chiarezza: questa è la precondizione per mandare a scuola tutte le ragazze e ragazzi, altrimenti il rischio è di continuare ad avere didattica distanza"