Benevento

Un operatore tecnico del pronto soccorso colpito e ferito alla testa e due infermieri che si sono fatti refertare per i traumi ricevuti. È il bilancio di una notte di follia all'ospedale Fatebenefratelli di Benevento dove tre operatori sanitari sono stati aggrediti nella tarda serata di ieri.  
Tutto sarebbe accaduto intorno alle 22 di domenica sera quando presso il pronto soccorso è arrivato un pensionato bisognoso di cure. Come ormai da un anno e mezzo a questa parte è quindi scattata la profilassi anti covid e per qualche minuto il paziente, sottoposto a tampone, doveva attendere l'esito dell'esame. Sarebbe stato a quel punto che i familiari hanno inveito contro gli operatori sanitari. 
Quelli successivi sono stati momenti di autentica concitazione e paura anche per gli altri pazienti presenti all'interno della struttura e i loro familiari in attesa all'esterno del pronto soccorso di via Paga.

Scattato l'allarme sul posto sono accorsi gli agenti delle volanti che hanno riportato la calma e identificate tre persone che sono state denunciate. 

Uno degli operatori sanitari feriti è Pompeo Taddeo, sindacalista della Cgil sanità Privata che questa mattina con i suoi colleghi si recherà in Questura per la denuncia. "Non è possibile tutto questo. Una violenza inaudita contro di noi. Ora basta" ha tuonato Taddeo che ha lanciato un appello al Prefetto di Benevento, al Questore e al sindaco Mastella "affinchè si faccia qualcosa e subito per garantire la sicurezza degli operatori sanitari del Fatebenefratelli di Benevento. Serve un presidio di forze dell'ordine all'interno della struttura" ha infine rimarcato il sindacalista. 

Solidarietà agli operatori sanitari anche dal Segretario generale della Cgil di Benevento, Luciano Valle: "Vicini a tutti quei lavoratori che subiscono questi episodi. A colore che sono in prima linea al fianco dei cittadini nonostante l'emergenza sanitaria. Tutto questo non è più tollerabile e auspico che la magistratura e le forze dell'ordine diano un segnale forte contro questi episodi. Spero che le strutture sanitarie – conclude Valle - mettano in campo, per quanto di loro competenza, misure per tutelare i propri dipendenti contro queste cose”.