Ponte

Il Cavalier Giuseppe Mottola, Maggiore della Polizia Municipale e responsabile del Settore Vigilanza del Comune di Ponte, ha ricevuto un Encomio Solenne dal Sindaco Marcangelo Fusco a nome dell’Amministrazione Comunale e dell’intera Comunità Pontese, per aver adottato e riqualificato in modo decoroso un’area a verde pubblico dove è ubicato il Monumento ai Caduti in Guerra. Ecco le parole del sindaco Fusco: “Per la dimostrazione di esemplare attaccamento al nostro paese a nome dell’Amministrazione Comunale e dell’intera Comunità Pontese, voglio tributare il mio omaggio al Cav. Giuseppe Mottola che da privato cittadino ha adottato un’area a verde pubblico il ‘Monumento ai Caduti in Guerra’. Con impegno, capacità professione, elevatissimo senso civico e del dovere, amore per il paese natio,
a proprie spese e con le sue mani ha dato lustro e decoro ad un luogo che merita assoluto rispetto, in quanto sulla lapide ci sono i nomi dei nostri Eroi Pontesi che pur giovanissimi sacrificando la vita, hanno dato un contributo di valore inestimabile al processo di libertà e democratizzazione della storia d’Italia”. Il tutto è partito il 25 Novembre 2020 quando il Maggiore Mottola ha fatto regolare richiesta al Comune di Ponte per l’affidamento della manutenzione di aree a verde di proprietà del Comune di Ponte. “Nel vigilare il territorio comunale, una delle tante funzioni quotidiane attinenti alla mia attività professionale di Comandante della Polizia Municipale e responsabile del Settore Vigilanza, - spiega Mottola - osservavo che l’area a verde pubblico dove è ubicato il Monumento ai Caduti in Guerra, necessitava di
vari interventi, in quanto abbandonato e dimenticato da decenni da parte di tutti gli Amministratori. Il Monumento ai Caduti in Guerra è il simbolo della Patria e, in ogni paese e città, viene dedicato al sacrificio dei Caduti in Guerra. Da privato cittadino, - continua il Comandante - ho deciso di adottarlo e rendermi utile per un bene comune e per una serie di motivazioni: onorare degnamente i soldati Pontesi caduti in guerra (tra cui mio zio Francesco Mottola); riconsegnare alla comunità Pontese, di cui sono orgoglioso di appartenere, un luogo decoroso; omaggiare, tramite il mio modesto contributo, il Comune di Ponte dove da 33 anni presto servizio e dove da tutti i Sindaci che si sono succeduti con le loro Amministrazioni, Giovanni Caporaso, Mario Meola, Domenico Ventucci e Marcangelo Fusco, ho ricevuto una serie di
apprezzamenti, gratificazioni e riconoscimenti, che nel corso degli anni sono serviti per dare una spinta alla mia vita, facendo capire che ciò che facciamo è importante e indispensabile. Con le mie modeste capacità professionali, il senso di responsabilità, la tenacia, l’impegno e la volontà convergente su un obiettivo prefisso e il mio modo di essere virtuoso, preciso, puntiglioso, ho restituito bellezza e decoro ad un angolo del nostro amato paese “Ponte”, luogo che merita assoluto rispetto da parte di tutti noi, in quanto – continua Mottola - sulle lapidi ci sono i nomi degli Eroi Pontesi che, con il loro sacrificio umano, hanno servito questa Nazione, l’Italia, rendendola una Nazione libera, solidale, unita e democratica. Non dobbiamo mai e poi mai smettere di ricordarli. Dobbiamo ringraziare questi “martiri”. E non si ferma qua Mottola: “Sulle lapidi del Monumento ai Caduti in Guerra, da anni mancano i nomi di dieci soldati, non lo ritenevo giusto ed era irrispettoso nei confronti di questi ‘martiri’. Immaginando il dispiacere e il dolore dei familiari, ho fatto realizzare due targhe serigrafate con i nomi dei dieci “Eroi Pontesi” e le ho poste a ridosso delle stesse lapidi. Sono orgoglioso di questo mio gesto, per aver onorato la memoria dei dieci militari dimenticati e aver reso felice i loro familiari che da anni invocavano l’inserimento dei loro nomi sulle lapidi e che oggi occupano il posto che gli spetta, unitamente agli altri ‘Eroi Pontesi’”. Bisogna rilevare che tutte le spese per i lavori svolti sono state sostenute dal
Cavaliere Giuseppe Mottola adempiendo una serie di interventi: pitturata la recinzione in ferro, i 4 pali della Pubblica Illuminazione agli angoli e le pareti esterne, taglio dei mattoni usurati all’esterno della fioriera centrale, pulizia delle lapidi, dei cordoli e dei pilastri in pietra, è stata sistemata la pavimentazione usurata, ripristinata la lampada della luce perpetua e il faro che illumina l’Emblema della Repubblica Italiana, illuminata con fari a led la parte centrale del monumento, posizionati sulla parete posteriore del monumento due supporti dove sono state installate le bandiere dell’Italia e dell’Europa, aggiunte piante nell’aiuola centrale e nella parte anteriore del monumento ed infine sono state aggiunte le due targhe serigrafate con i 10 nomi dei soldati morti in guerra che da anni mancavano. Infine come previsto dall’art. 10 del disciplinare tecnico, il Cavalier Mottola, ha posto una targa dalla quale si evince che l’aria a verde pubblico è stata adottata in memoria dello zio Francesco Mottola e di tutti i Pontesi Caduti in Guerra. “Voglio ringraziare le persone che in alcuni interventi hanno collaborato con il sottoscritto – si avvia a concludere Mottola - e che la loro presenza è stata indispensabile: Libero Sica Premiers srl, Giuseppe Sauchella Installazione Impianti Elettrici srl, Mariano Fusco Ricicla srl e tutti gli amici che quotidianamente non hanno mai fatto mancare acqua, caffè, consigli e tanta compagnia”. Bisogna dire però che il Cavaliere Mottola non è nuovo a queste iniziative “ricordo che nel mese di Giugno - Luglio 2017 insieme ad un gruppo di circa venti volontari tra cui il compianto Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri Fabio Ruotolo, che in modo prematuro è andato in cielo, lasciando alla famiglia e in noi un grande dolore, persona per bene, amico di tutti, voluto bene da tutti, sempre presente tra di noi in ogni circostanza, e lo voglio ricordare a nome di tutto il “gruppo dei volontari”, ci siamo prodigati alla pulizia e al decoro del territorio comunale tanto da meritarci un attestato di Pubblica Benemerenza in data 15 Ottobre 2017, da parte del Commissario Straordinario Olimpia Cerrata. Ricordo che fu lo stesso Fabio a farsi promotore a nome di tutto il gruppo di volontari nei confronti del Commissario per il riconoscimento ricevuto”. Da qui le conclusioni di Mottola: “Quando si vuole fare qualcosa per il bene del proprio paese tutti dobbiamo dimenticare rancori personali, bandiere politiche, cattiveria, invidia, gelosia, protagonismo, esibizionismo e altro. Ognuno deve mettere a servizio dei concittadini le proprie capacità professionali e le proprie forze. Ponte è nostro, dei nostri figli, dei nostri nipoti. Dobbiamo amarlo, per il bene di tutti. Mi auguro che questo mio gesto rappresenti un luminoso esempio per l’intera collettività, un invito alla collaborazione e alla responsabilità da parte di tutti noi Pontesi. Con un gesto semplice, ma dal significato profondo, ho dimostrato che tutti noi possiamo fare la nostra parte per il nostro amato paese. Sono orgoglioso di aver ‘donato’ proficuamente alla comunità di Ponte il mio tempo”.