Ariano Irpino

Vista la gravissima carenza di dirigenti medici presso Uosd Pediatria Nido del polo ospedaliero di Ariano Irpino e la conseguente impossibilità a garantire la continuità assistenziale, la direzione sanitaria del presidio ospedaliero ha disposto a partire dalle ore 20.00 del 18 luglio la chiusura temporanea del reparto di pediatria e del punto nascita. 

"La disposizione - si legge nella nota ufficiale diramata dall'Asl - è maturata a seguito dell’espletamento di tutte le procedure idonee al reclutamento di pediatri, anche ricorrendo a medici in servizio presso altre aziende della regione. Come più volte dichiarato dall'azienda sanitaria locale, ad oggi si registra una carenza di personale medico specialista in pediatria, nonostante l'espletamento di uno specifico concorso, svolto nell'anno 2020, che ha permesso l'assunzione due  dirigenti medici di pediatria, che successivamente si sono dimessi. 

A seguito della indisponibilità di altri pediatri presenti nella graduatoria del suddetto concorso per ulteriori due unità, l'Asl ha richiesto la stipula di convenzione e lo scorrimento di graduatorie presso altre aziende sanitarie e ospedaliere della regione Campania. Inoltre, in data 21 giugno 2021 è stato pubblicato avviso per l'assunzione a tempo determinato di due pediatri, in data 8 luglio 2021 e in data 16 luglio 2021 è stata pubblicata manifestazione di interesse per il reclutamento di medici specializzandi (ottenendo la disponibilità di una unità medica a partire dal 7 agosto 2021), in data 23 giugno 2021 è stato pubblicato avviso per il reclutamento di specialisti ambulatoriali nella branca, oltre all’espletamento delle procedure per verificare eventuale disponibilità di medici in pensione, senza alcun risultato. 

In merito alla questione la direzione generale - continua sempre la nota - con nota dell’8 luglio 2021 si è rivolta anche alla Regione Campania, al fine di chiedere di suggerire ulteriori misure idonee a risolvere la problematica in questione. 

In data 13 luglio 2021 la Regione ha indirizzato nota a tutte le aziende, nello spirito di collaborazione istituzionale, richiedendo di attivare procedura idonea al fine di scongiurare l’interruzione del servizio presso il polo ospedaliero Frangipane. 

La cronica carenza di medici specialisti in tutta la regione, oltre alla necessità di garantire il diritto dei medici in servizio al godimento delle ferie maturate, ha determinato le condizioni della temporanea impossibilità a garantire la continuità del servizio di pediatria presso il presidio ospedaliero di Ariano Irpino.  In attesa dell’espletamento di nuovo concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di dirigenti medici specialisti in pediatria, in data 16 luglio 2021 è stata pubblicata nuova manifestazione di interesse per il reclutamento di due medici. Nelle more della risoluzione della problematica in questione, si intende rassicurare la popolazione che eventuali situazioni di emergenza verranno indirizzate presso altra struttura idonea."

A lanciare l'allarme nel pomeriggio attraverso una nota inviata attraverso whatsapp, diventata subito un tam tam l'associazione per la rinascita di Ariano

"Da domani alle ore 20.00 non sarà più possibile partorire nell'ospedale di Ariano Irpino. Con nota protocollo n. 2538 di oggi, il direttore sanitario facente funzione dott. D'Agostino comunica la chiusura temporanea di pediatria e  relativo punto nascite, di conseguenza a partire da domani alle ore 20.00 non sarà più possibile partorire. Dopo pochi giorni e dopo tante parole di rassicurazione purtroppo si è arrivati alla conclusione peggiore. Ad Ariano Irpino non è possibile  partorire. Prosegue l'impoverimento del nostro presidio ospedaliero nell'indifferenza generale e nell'assenza delle istituzioni."

Poco dopo attraverso Marco La Carità, un post su facebook dei Moderati

"Ospedale Frangipane: chiusura temporanea dei reparti di pediatria e neonatologia. Alla base la cronica carenza di personale. A risentirne della contrazione di medici e paramedici anche il reparto di Ginecologia; nei prossimi giorni si profilano sofferenze anche in altri reparti. Il caso in questione testimonia l'impoverimento del presidio ospedaliero sul quale è necessario prendere le dovute contromisure. A nulla sono serviti a quanto pare i consigli comunali monotematici, chiediamo quindi una netta inversione di tendenza alla direzione generale dell’Asl e una forte presa di posizione da parte del sindaco di Ariano."

"Ora chiude anche la Pediatria "per carenza di personale". E' quanto scrive sulla sua pagina facebook in serata il sindaco Enrico Franza

"Non basteranno più consigli comunali monotematici o incontri istituzionali. Come già detto, vi era un tempo per le interlocuzioni, nella speranza che alle tante rassicurazioni seguissero atti concreti. Il tempo è scaduto e non mi sottrarrò, come d'altronde ho sempre fatto, a ciò che è necessario compiere.
Ora è doveroso che chi di competenza adotti gli opportuni provvedimenti atti alla immediata riapertura del reparto, scongiurare la chiusura di altri reparti, e individuare i responsabili di tali intollerabili inefficienze.
In attesa di determinazioni in merito da parte della direzione strategica dell'Asl, chiederò, in seno al Comitato dei Sindaci dell'Asl, anche al Presidente della Regione Campania, l'onorevole De Luca, di adottare i necessari provvedimenti e un incontro nel quale si chiarisca una volta per tutte quale debba essere il destino del nostro Ospedale. Unico destino: Dea di primo livello!"

Un'ora prima era stato il magistrato Vittorio Melito ex sindaco della città ad intervenire con questo post pieno di amarezza e delusione

"Io non ho più parole per commentare il progressivo e sistematico depotenziamento dell’ospedale arianese. Si offendono le valorose professionalità in esso presenti, ipocritamente decantate durante l’emergenza Covid; soprattutto, si calpestano elementari diritti della popolazione, arianese e non, che ad esso fa riferimento. Francamente si ha l’impressione che a Napoli ed Avellino ci si sia pentiti della classificazione del Frangipane come Dea di primo livello e che ora si pongano le basi – anche con il pretesto della pandemia – per rimangiarsela. E’ ora di sentire le parole e di apprezzare i fatti dell’amministrazione comunale, che ha dimostrato di ritenere di non aver bisogno di collaborazione. Se essa continuerà ad accontentarsi di assicurazioni verbali cui corrispondono fatti che la umiliano, la dispersione dell’eccezionale consenso ottenuto pochi mesi fa si accentuerà, in maniera forse irreversibile. Voglio ancora augurarmi di no: attendiamo di ascoltare presto le voci autorevoli di sindaco ed assessore. Oppure stavolta dovremo proprio dirci: lasciate ogni speranza."

Dal consigliere comunale Marcello Luparella poco prima dello scoccare della mezzanotte arriva questa considerazione affidata sempre ai canali social

"La chiusura del reparto pediatria del Frangipane, con le inevitabili ripercussioni anche per i reparti collegati, non è un fulmine a ciel sereno, ma il prevedibile epilogo di un progressivo  depotenziamento del nostro ospedale,  perpetrato nell’inerzia delle istituzioni, in primis dell’Amministrazione Comunale di Ariano. Oggi il sindaco Franza, sull’onda emotiva di uno sdegno generalizzato, annuncia battaglia, e dichiara che non c’è più spazio per l’interlocuzione e per i consigli monotematici (in realtà mai convocati). 
Vorremmo crederci. Meglio tardi che mai. Auspichiamo vivamente che alle parole questa volta seguano i fatti. Che il Comitato dei Sindaci Asl, che finora si è occupato  di altro e in cui il peso di Ariano si è fortemente ridimensionato, batta finalmente un colpo. Che si capisca una volta per tutte che l’interlocuzione istituzionale con le autorità sanitarie e regionali si fa pretendendo risposte serie alle domande e alle rivendicazioni, e non organizzando inutili e riverenti passerelle celebrative. Che la si smetta di boicottare e zittire le poche voci che hanno il coraggio di dire la verità. Le chiacchiere stanno a zero. Questo è il momento di agire. E siamo già in grave ritardo."

E poi i primi commenti. Così l'ex presidente della comunità montana ufita Giuseppe Antonio Solimine

"La guerra alla sanità irpina viene da lontano. Le vicende della pandemia avevano hanno creato una inutile illusione di un ritrovato buon senso da parte della politica nel rilanciare il ruolo importante dei territori e la redistribuzione dei centri ospedalieri. Ancora una volta c’è stata la classica “”illusione ottica”. Ariano fin quanto non riprende ad essere trainante nelle dinamiche territoriali di difesa del territorio continuerà a dover registrare queste decisioni oscillanti tra promesse e false illusioni."

La rabbia, l'amarezza e l'indignazione di un neo papà Nicola Ceruolo, senza dubbio la riflessione più significativa e vera in questo momento.

"Sono appena diventato papà, e c'è il rischio che mio figlio domani venga spostato ad Avellino lontano dalla madre, per non si sa quanti giorni. Ma dove siamo? Spero si riesca a trovare una soluzione umana e non burocratica."