Somma Vesuviana

“Il sentimento è di rabbia e dolore. Non è possibile che venga uccisa una donna. Noi siamo per il rispetto della vita, il rispetto delle donne e siamo contro ogni forma di violenza”.  Lo ha dichiarato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, oggi a margine del flashmob.

Il sindaco si è soffermato anche su altri eventi di cronaca, in relazione a recenti aggressioni.

“A Santa Maria delle Grazie a Castello – ha affermato Salvatore Di Sarno – una coppia di giovani è stata attaccata con violenza ed è stato esploso un colpo di pistola nei confronti di un ragazzo che è salvo per miracolo. Noi ringraziamo il Prefetto di Napoli per l’attenzione che ha sempre avuto ma chiediamo fortemente una presenza costante delle Forze dell’Ordine, soprattutto nelle ore serali e notturne. Sicuramente questi episodi non accadono solo a Somma Vesuviana, io però sono il sindaco di questa città. Mi sento di chiedere una presenza massiccia delle Forze dell’Ordine. Abbiamo installato ben 24 telecamere ed altre 30 a breve saranno messe in altri punti strategici della città ma è un deterrente e non basta. Chiedo alla comunità, ai cittadini di collaborare. Ci sono canali istituzionali, le mie pagine social e voi cittadini avete il mio contatto telefonico. Segnalatemi qualsiasi cosa di strano che notate, magari in prossimità delle vostre abitazioni ed io farò da ponte con le Forze di Polizia. Un messaggio allunga la vita e facciamo rete!”.

Al flashmob presenti: la componente femminile della Giunta, del consiglio comunale, anche assessori maschi e consiglieri, associazioni impegnate sul campo, mondo del volontariato e donne impegnate in associazioni culturali.

“Come donna sono indignata e arrabbiata dinanzi all’ennesimo episodio di violenza. Il mio pensiero va a questa donna che non c’è più e a quelle donne che vivono atti di violenza da uomini che pensano di essere compagni di una vita e che invece hanno smesso di rispettarle ed onorarle per tutta la vita. Oggi abbiamo voluto dire a tutte le donne che noi ci siamo – ha dichiarato Luisa Cerciello, assessore alle pari opportunità del Comune di Somma Vesuviana -  che possono denunciare. Io sono assessore donna e rivolgo un chiaro appello alle donne che subiscono violenze: denunciate. Da noi, in Piazza c’è anche una cassetta dove è possibile imbucare le denunce in pieno anonimato”.

Panchina rossa e cassette volute dall’Associazione Eva Pro Eva.

“La cassetta per noi deve essere un momento in cui chiunque può lasciare un pensiero che deve servire a riflettere. In alcuni casi però ci sono anche richieste di aiuto di persone che sono vittime di soprusi  - ha affermato Cinzia Castaldo, Presidente dell’Associazione Eva Pro Eva che lavora sulla tematica attraverso forme di comunicazione teatrale e didattica nelle scuole - e in qualche modo hanno bisogno di un punto di riferimento. Spesso però ci sono persone confuse che non hanno ancora chiara la presenza di una violenza”.

Ma la cultura è fondamentale.

“La cultura non promuove la violenza ma l’amore tra le persone. Fin quando purtroppo passa il messaggio che l’idea di amore inteso come possesso e non come dialogo, diventa poi un esempio non positivo. L’idea che spesso passa tra i giovani è quella che una persona la si possiede – ha dichiarato Rosalinda Perna, assessore ai beni culturali del comune di Somma Vesuviana - non si dialoga, non si parla, con una persona non ci si scambiano idee. L’amore invece è il dialogo, è il darsi. La cultura deve sensibilizzare e deve farlo già sui piccoli nelle scuole. L’amore è dialogo, è confronto, è darsi ma mai possesso e soprattutto l’integrazione, la socialità, l’unione deve avvenire già nelle aule delle scuole”.

Ed anche Vienna Cammarota, 71 anni, nota guida ambientale escursionistica che nel 2017 arrivò a piedi a Somma Vesuviana provenendo dalla Repubblica Ceca e che nell’Aprile del 2022 sarà l’unica donna al mondo a ripercorrere le vie di Marco Polo da Venezia a Pechino, ha inviato un chiaro messaggio di sostegno alle donne.

“Dico stop alle violenze sulle donne - ha dichiarato Vienna Cammarota - che è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani. Cerchiamo sempre il dialogo, perché il dialogo ci rende umani”. Presenti al flashmob anche Elena Di Marzo, Assessore all’Urbanistica e Ciro Cimmino, Assessore alla Pubblica Istruzione.