“La rabbia esplode troppo spesso in violenza, dobbiamo interrogarci e ritrovare umanità” è il monito dell'Arcivescovo Accrocca che ha tagliato il nastro di un nuovo centro per aiutare le donne vittime di violenza inaugurato a Benevento.
E' “Pro.Ce.Do.” Progetto Centro Donna, in via Calandra 7 che ha come obiettivo l'offrire aiuto psicologico, legale e sociale alle donne vittime di violenza. Un nuovo passo della cooperativa sociale Nuovi incontri che a Benevento già porta avanti Viola, la casa di accoglienza per donne e bambini vittime di violenza familiare, dal 2015. Una realtà nata in collaborazione con l'Ambito B1, capofila il comune di Benevento.
“E' uno di quei servizi – dettaglia Maria Fanzo, presidente della cooperativa sociale Nuovi incontri - che con le case rifugio rappresentano capisaldi al contrasto alla violenza sulle donne, servizi di prevenzione e cura che in collaborazione con forze dell'ordine, asl e ospedali collaborano per sostenere le donne. Procedo è un centro semi residenziale che darà supporto per riprogettare la propria vita dopo la violenza. Un presidio fisso che rappresenta la mission della cooperativa nella società”.
Un nuovo progetto che prova ad arginare un fenomeno cresciuto in modo allarmante durante la pandemia “Non abbiamo dati precisi per il Sannio – prosegue Fanzo – ma sappiamo che al silenzio 'raccolto' dal periodo della pandemia è corrisposto un aumento di casi, non denunciati, e subito dopo la pandemia abbiamo avuto moltissime richieste che testimoniano la crescita del fenomeno in modo allarmante”.
Il centro è finalizzato all'accoglienza e assistenza di donne, sole o con minori, esposte alla minaccia di violenza fisica, psichica, sessuale o che l'abbiano già subita. Ed è rivolto anche a tutte le donne che vogliono avere informazioni sul tema.
“Un modo di stare accanto a chi aiuta le donne, per permettere modalità di intervento e sostegno necessarie” ha spiegato il sindaco Clemente Mastella che con l'assessore ai Servizi Sociali, Luigi Ambrosone e l'Arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca ha tagliato il nastro del nuovo progetto.
“E' cresciuta la violenza in senso generale – ha spiegato Accrocca – sono cresciute ad esempio le risse tra giovani ma nella violenza sulle donne si sfocia troppo spesso nel dramma. C'è tanta rabbia che esplode in modo incontrollato e dimostra che stiamo perdendo parametri di umanità. E' come se le frustrazioni, l'insoddisfazione causata da questa società non riescano ad esplodere in altro modo e dunque deve esserci il contrasto grazie all'unione di tutte le agenzie educative che devono coordinarsi intorno a parametri di umanità e rispetto dell'altro. Dovremmo imparare ad accettare il fallimento, anche ai bambini. Il fallimento fa parte della vita, è una lezione che va imparata”.