Ravello

Il Commissario straordinario della Fondazione Ravello Antonio Naddeo relaziona alla Regione Campania sulle attività svolte. Una articolata relazione in 6 punti, in quella che è una vera e propria radiografia sulla Fondazione e sui suoi molteplici progetti, puntuale, meticolosa, articolata, che, anche in ossequio alla massima trasparenza.

Sei punti che vanno dalla situazione giuridico-amministrativa e in rapida successione quella: economica e finanziaria, dei progetti pregressi; delle emergenze, criticità e adempimenti di legge; del Ravello Festival 2015 fino alla situazione del personale. Una gestione costretta a barcamenarsi dai vari aspetti giuridici amministrativi, ad iniziare dai ricorsi al Tar dei soci fondatori che “ha generato un sostanziale e pesante clima di incertezze che, pur non avendo determinato alcun effetto diretto, sicuramente ha condizionato l’intera azione del Commissario e degli uffici, in quanto un organismo qual è la Fondazione Ravello risente enormemente di tutto quanto ha il sentore della precarietà, richiedendo le attività della Fondazione esclusivamente azioni di medio-lungo respiro e, quindi, certezze per poter correttamente, ma soprattutto legittimamente, pianificare e progettare”.

Qualche problema per quanto riguarda la situazione economica e finanziaria, lo stesso Naddeo replica qualche pagamento arretrato da parte della Regione. “Ho potuto accertare una sostanziale solidità finanziaria della Fondazione anche se supportata da una estrema precarietà e fragilità economica. – si rileva nella relazione di 8 pagine - La Fondazione Ravello ha potuto garantire e sostenere attività per diversi milioni di euro, tutti in anticipazione. Dette anticipazioni trovano copertura finanziaria in specifici provvedimenti - delibere, decreti e contratti - tutti facenti capo alla Regione Campania. Purtroppo va sottolineato che ancora perdura una sostanziale insolvenza della Regione, che ha portato Fondazione Ravello a sostenere costi per oltre 3 mln di euro in anticipazioni”. .

Una chiusura dell’articolata relazione, in cui si rileva anche l‘aspetto del personale con l’introduzione del jobs act e dalle leggi di stabilità 2015. “Si sottolinea, in chiusura, che solo grazie a questa gestione commissariale, intesa come formula di governance giuridica e non come mia persona, è stato possibile oltre al varo del Ravello Festival, la realizzazione dei numerosi progetti in corso, il rispetto degli impegni e dei contratti in essere della Fondazione e, soprattutto, il mantenimento, se non il miglioramento, della immagine complessiva della Fondazione Ravello e, segnatamente, della sua credibilità quale eccellenza della Regione Campania” chiosa il commissario straordinario Antonio Naddeo.

 

Redazione