“Patti non rispettati”, “Scelta condivisa con le istituzioni”. La parata sul pullman scoperto di lunedì per le strade di Roma, con a bordo gli azzurri freschi campioni d’Europa, diventa oggetto di scontro fra il prefetto di Roma e la Federcalcio. Intervistato dal “Corriere della Sera”, Matteo Piantedosi aveva rivelato che era stato “negato il permesso a festeggiare la vittoria dell’Italia agli Europei sull’autobus scoperto, ma i patti non sono stati rispettati. Sono amareggiato dalla mancanza di rispetto che c’è stato per il grande impegno della questura e di tutte le forze di polizia”. “Non è nostra intenzione alimentare ulteriori polemiche, perchè non vogliamo trasformare un momento di gioia nazionale in un argomento di divisione – la replica del presidente federale, Gabriele Gravina – Abbiamo sempre lavorato per l’unità e continueremo a farlo, sottolineando però come la Federazione sia sempre stata responsabile, ma soprattutto rispettosa delle istituzioni e dei tifosi italiani”. La Federcalcio ricorda che già nel tragitto per arrivare a Piazza Colonna, il bus coperto che trasportava la squadra “è stato ripetutamente rallentato, poi bloccato e letteralmente travolto dall’affetto della gente ormai numerosissima”, e all’arrivo davanti Palazzo Chigi, “ritenuto che la situazione non fosse più gestibile in quanto il bus coperto non aveva dissuaso i tifosi dal cingere in tutti i modi la delegazione italiana, reiteravamo ancora la richiesta, a questo punto condivisa dalle istituzioni, per un breve tragitto con il bus scoperto, anche nell’ottica di tutela dell’incolumità dei calciatori e per non deludere le migliaia di persone che si erano già riversate nel centro della Capitale nelle ore precedenti a questo incontro”.
(ITALPRESS).
Gravina replica al prefetto: "Scelta autobus condivisa con istituzioni"
Piantedosi al "Corriere della Sera": "I patti non sono stati rispettati"
Redazione Ottopagine